Cosa leggi
Cosa ti porti da leggere, dice, ci sono le vacanze, e tante ore di aereo. Ho il Kindle pieno, leggo abbastanza, sessanta-settanta libri all’anno ma sempre meno di quel che vorrei e di quel che posso e di quel che riesco, che poi a volte mi vengono delle fisse che nemmeno io capisco tipo rileggere con metodo un autore che ho già letto tutto due volte così che continuo a lasciare per strada cose che davvero dovrei fin da quando avevo quindici anni e poi c’è sempre tempo domani, ho il Kindle pieno e lo sto riempiendo ancora di più con i longform reads, soprattutto quelli americani, storie che vengono pubblicate sul web – il piccolo spacciatore che ha salvato decine di persone durante Katrina, l’uomo che gira il mondo grazie alle miglia delle compagnie aerei e praticamente vive nelle first class dei 777, il contabile che ha rubato milioni di dollari e per anni non ha fatto altro che camminare per sei mesi all’anno lungo un sentiero di duemila miglia dalla Georgia al Maine – e sono lunghe, reportage, biografie, storie storie storie, cose che mi sforzo di trovare qui in Italia e non trovo se non in casi così rari da farti pensare che si siano sbagliati, roba che a volte penso di cercare nei posti sbagliati ma poi penso che loro avevano Letterman e noi ci siamo ritrovati Luttazzi e allora.