< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • In and out
  • Per poter riderci sopra, per continuare a sperare
  • Sfumando
  • Srebrenica, 11 luglio
  • Gabo, e mio papà
  • “Vero?”
  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • June 2016
    M T W T F S S
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    27282930  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    18/06/2016

    Foto di gruppo

    Filed under: — JE6 @ 11:20

    Vivo a Milano, e domani voterò Sala. Non per lui: non credo ai superuomini, a coloro che, se vogliono, tutto possono: non esistono nelle dittature, figuriamoci nelle democrazie (togli Eichmann a Hitler e vedi cosa rimane, per intenderci). Non credo nemmeno che, tranne in rarissimi casi – e forse nemmeno in quelli – la storia delle amministrazioni sia fatta di blocchi discontinui: ognuno lavora, volente o nolente, su ciò che eredita, cercando poi di metterci del proprio. Voterò Sala in parte per le cose che dice che lui e la sua amministrazione faranno e in parte, sicuramente maggiore, per la sensazione che quella città che lui oggi mi racconta sia più vicina, o meno lontana, da un modo di stare al mondo che, se non è esattamente il mio – illusione che ho lasciato cadere insieme a quella di Babbo Natale -, sembra essere non troppo lontano da questo, e comunque più vicino rispetto a quello incarnato dal suo avversario: o, per essere più precisi, dal coacervo che lo sostiene. Perché si ha un bel dire che tutto sta nel “fare le cose”. No, non sta tutto lì: non sta tutto nel fare piste ciclabili, terminare linee metropolitane, allargare parchi; quello è un pezzo, importante ma pur sempre un pezzo. Poi c’è il modo in cui le vivi quelle cose. Negli ultimi anni io a Milano ho vissuto meglio. Ho vissuto oggettivamente meglio, per quanto l’avverbio debba per forza essere riferito al microscopico reame costituito dal mio cranio. Ho vissuto meglio perché sono state fatte cose, il cui merito della realizzazione va condiviso tra chi ha governato durante questi cinque anni e chi lo ha fatto prima e su su per i rami delle amministrazioni locali e nazionali, e ho vissuto meglio perché avevo la sensazione di stare in un posto migliore, che era tale a prescindere dalla torre Unicredit. Guardo le foto di gruppo di Sala e di Parisi: fisso prima il centro e sì, probabilmente è vero che quel che vedo in mezzo alle due foto è qualcosa che si assomiglia molto, e che Parisi potrebbe essere un buon sindaco tanto quanto Sala; poi sposto gli occhi prima da una parte e poi dall’altra, guardo il gruppo, i gruppi, ed è in quel momento che divento sicuro che con un gruppo non mi sentirei mai a mio agio; con l’altro forse sì, e allora vale la pena scommettere su quello.

    14/06/2016

    Land of The Free

    Filed under: — JE6 @ 17:25

    Se ci spariamo addosso con tanta facilità è perché siamo in tanti a essere sciroccati per un motivo o per l’altro. E poi perché siamo liberi. Pure di comprare un aggeggio che fa secca la gente come nemmeno nei cartoni animati. Quindi se fossimo un po’ meno liberi saremmo, forse, un po’ più vivi. Beh, sai che tutto sommato.