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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    30/09/2005

    Il vecchio e il bambino

    Filed under: — JE6 @ 15:27

    Domenica, grazie agli strateghi del marketing sociale, verrà celebrata la Festa dei Nonni. E allora, corre l’obbligo di quotare il più bel post della settimana, uscito dai ricordi e dalle nostalgie di EmmeBi:
    Fino al 1987, oggi era festa grande. Per me. Anzi, di più. Era il mio giorno preferito. Anche se era finita l’estate e la scuola era ricominciata. Era il mio perfect day. Più del Natale, anche più del compleanno. Perché era festeggiato solo da me. E da mia nonna. Che credeva fossi un angelo. Anche quest’anno lei non c’è. Mi manca.
    EmmeBi

    Tre viaggi, tre personaggi

    Filed under: — JE6 @ 14:57

    Il giallino del mese lancia il gioco della settimana, e non sia mai che lo si ignori.
    Dunque: avete tre personaggi a vostra scelta nell’intera storia della letteratura:
    A) Un personaggio con cui fare due chiacchiere.
    B) Un personaggio con cui avere una storia d’amore.
    C) Un personaggio con cui trascorrere una notte (o un weekend) bollente.
    E allora, anche se di getto (magari riscrivo il post e cambio i personaggi, che mi frega):
    A) Red, l’ergastolano di “Shawshank Redemption” di Stephen King
    B) Che domande, Remedios la bella di “Cent’anni di solitudine” – verrei lasciato dalla più bella ragazza del mondo che ascende in cielo in mezzo a una nuvola di farfalle gialle
    C) Muriel, l’amante dell’agente OSS 117 nella serie di Jean Bruce che
    venne pubblicata nella collana “Segretissimo”
    E voi?

    Dormire fa bene

    Filed under: — JE6 @ 11:36

    L’inventore del Valium è morto. Ma è riuscito a tirare fino a 97 anni.
    Corriere.it

    29/09/2005

    Che faccio, abbondo?

    Filed under: — JE6 @ 15:37

    D’accordo, è una cazzatella – la fuffa, sapete, roba che da queste parti trovate in abbondanza – ma a me viene l’orticaria ogni volta che sento qualcuno dire cannottiera, Jovannotti, Ancellotti. Dico, sono errori che non fa nemmeno la mi’ mamma, che pure ha sangue nuragico e di doppie se ne dovrebbe intendere.

    Non siamo cattivi, ci disegnano così

    Filed under: — JE6 @ 12:41

    Essendo sveglio ormai da un numero imbarazzante di ore, ho un grado di lucidità talmente basso da non potermi permettere nè approfondite analisi nè appassionate difese della categoria professionale cui appartengo.
    Quindi, non mi resta che prendere atto della scarsa reputazione di cui godiamo “noi, ragazzi dello zoo del marketing“, tanto ben testimoniata da questo annuncio comparso su Secondamano e riportato da Giuseppe Mayer: “ragazzo, 28 anni, cerca lavoro serio. No marketing!”. L’unica risposta che posso dare sta nel titolo del post, almeno per oggi.
    GiuseppeMayer, via Gaspar Torriero

    Dott. Ing. Cav. Lup. Mann.

    Filed under: — JE6 @ 09:05

    Com’è noto, in questo paese un titolo di studio non si nega a nessuno – così è più facile diventare dirigenti della regione Lazio. Quindi, io non posso dire se il blogger meglio noto come PCI (Piccolo Chettimar Italiano) ne sappia abbastanza per potersi veramente dire “Ingegnere“; ma, conoscendo il tipo, diciamo che mi fido. E in qualunque caso, da oggi il nostro può bullarsi anche con le squinzie della Brianza cattolica – e, come diceva quello, a culo tutto il resto.

    28/09/2005

    39

    Filed under: — JE6 @ 08:16

    E sentirli (quasi) tutti.
    A volte anche qualcuno in più, in effetti.

    27/09/2005

    I compagnucci della parrocchietta

    Filed under: — JE6 @ 11:30

    [altro che i furbetti del quartierino]
    Pare che adesso non vi sia più solo il timore dell’invasione islamica, ma anche di quella protestante. Si prospettano tempi duri per i valdesi, insomma.
    Repubblica.it

    26/09/2005

    Le dimissioni dalla gioventù

    Filed under: — JE6 @ 13:14

    Filippo Facci in forma straordinaria, mette nero su bianco quello che, in altri tempi, si sarebbe chiamato “disagio esistenziale”:
    Ero ormai in pieno cultural lag, non ero più evidentemente in grado di avvertire le modificazioni strutturali di una società: ero un vecchio che pateticamente già rimpiangeva tempi migliori anche se avevo solo 38 anni. Andò così, e ogni riflesso critico e ogni sarcasmo lasciarono spazio al rassegnato rispetto che merita tutto ciò che è altro da noi, che non possiamo più comprendere. Lo dissi anche ai miei amici e ai miei lettori: lasciatemi perdere, io ormai sono inattendibile, accadono cose che avrei definito barzelletta.
    Il pezzo, nella sua interezza, lo trovate qui.
    Macchianera

    Demagogia spicciola

    Filed under: — JE6 @ 11:35

    Non avete anche voi la sensazione che tutta questa gente che finisce sulle pagine dei giornali grazie alla capienza delle proprie narici si ritroverà, alla fine, a cascare in piedi e – anzi – a trarre beneficio persino dallo sputtanamento cosmico?

    Varianti accettate: piove sempre sul bagnato, i soldi chiamano soldi (ad libitum)