Ci pensavo giusto ieri sera in aereo, e poi ho letto questo post del buon Spiritum. In effetti, tra le molte cose belle che mi vengono da più di due anni di blog, c’è proprio questo: vado a Torino, e ho un amico; vado a Vicenza, e ne ho un altro; vado a Bergamo e, per dire, posso andare allo stadio in compagnia di un terzo; vado a Roma ed ho solo l’imbarazzo della scelta; torno nella madre patria nuragica, e so da chi farmi offrire un bicchiere di Cannonau; passo sotto il Vesuvio, e mi posso fermare a guardare gli aranci davanti alla stazione di Mergellina in ottima compagnia, e così se faccio una scappata in Riviera (adriatica, ligure di ponente, ligure di levante…). Tutta gente che conosco, e meglio di quanto non conosca la maggior parte delle persone che vedo tutti i giorni.
Intendiamoci, c’è molto altro ancora che mi farebbe continuare ad accendere volentieri l’ambaradàn: ma non è mica poco, no. Anzi.
Il sentiero giusto, Paolo Valdemarin (e molti, molti altri; e, già che ci siamo: buona Pasqua a tutti, e soprattutto a tutte)
Disclaimer: la Gang-del-Movida non la cito, chè è troppo facile.