Greetings from Rimini – In condizioni normali (Marco 38)
In condizioni normali non sarei qui, a battere i denti nell’aria ghiacciata dell’ultimo giorno di gennaio sul lungomare di Rimini in cerca di un posto dove mangiare, in condizioni normali sarei in autostrada, a quest’ora forse a Imola con Living Loving Maid a volume altissimo, non so, di sicuro non sarei qui a incrociare ragazze che parlano russo mentre chiudono le serrande di negozi di souvenir, non sarei qui a guardare gli ingressi dei lidi, tutti identici come se avessero portato la città in copisteria e infatti sono smarrito, ma io questo posto l’ho già visto, questa piazza, questo ristorante con l’insegna blu elettrico, e Marco 38 e Splendor e Fulgor sempre uguali sempre quelli all’Equatore e al Polo Nord, dev’essere che io con la Romagna non riesco ad andare d’accordo fino in fondo, ci trovo sempre dentro qualcosa di tenebroso, di cattivo, mi aspetto sempre qualcosa di brutto che esce dal profondo del nero del mare, c’è proprio qualcosa di sbagliato, anche la canzone che pure mi piaceva tanto quando De Andrè stirava le tre i e pareva tutto perfetto però anche no, magari era il suo accento, magari era il suo essere diventato sardo e insomma riiiii miiiii niiiii sembrava stonata dentro, poi mi basta passare di niente il confine della regione e tutto cambia, prendi quella sera a Pesaro, lì la piazza era diversa, aveva la fontana e la grande sfera di metallo in mezzo e la giostrina dei bambini con gli specchi che riflettevano il mare colore del nulla, e comunque non riesco a farmene una ragione perché sono sicuro di non esserci mai stato a Rimini prima di questa sera e allora perché conosco già tutto poi ricordo, due mesi fa mezz’ora a Riccione e qualche anno fa due giorni a Cattolica, vedi che tutto si spiega, allora adesso fammi rientrare in quella camera che è più viva di questo gelido deserto dei tartari, niente di personale eh, è che quando mi fermo da queste parti vai a capire perché mi viene nostalgia di casa, di pianura padana, dev’essere per quello che in condizioni normali a fermarmi non ci penso proprio, in condizioni normali non sarei qui l’ho già detto, sì?