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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    01/08/2010

    Talk to me

    Filed under: — JE6 @ 10:44

    Io ammiro le persone che sanno ascoltare. Quelle che ascoltano, proprio. Non so dire se le invidio: non credo. Ma le ammiro molto. Sono quelle che stanno in silenzio. Sono quelle che incassano. Sono quelle che trovano nelle parole degli altri, quelle che gli altri gli riversano nelle orecchie e sulla pelle, anche dei gran pezzi di sé stesse: ma non li possono raccontare, perché già altri lo stanno facendo. Sono quelle che tacciono, per forza e per scelta. Sono quelle che a un certo punto devono dire qualcosa, sapendo che quel qualcosa molto probabilmente non verrà nemmeno sentito, altro che ascoltato. Sono quelle che proteggono, rimanendo esposte a ogni intemperia, a ogni perturbazione. Sono quelle che ognuno vorrebbe averne una. Sono quelle che nessuno vorrebbe essere.

    7 Responses to “Talk to me”

    1. spiritum Says:

      Quando scrivi queste robe qua, mi ricordo perché continuo a seguirti.
      Bello!

    2. PanKogut Says:

      Sono quelle con cui condividi pezzi della tua vita senza mai alzare la voce. Sono quelle che sussurrano al vento. Qualcuno dall’altra parte del mondo si prenderà un attimo per ascoltarle.

      E io resto sintonizzato…

      Ciao

    3. FrancaB Says:

      Ho ricopiato a mano, sulla mia Moleskine, questo tuo post.
      E’ il mio modo di ascoltarlo.

    4. Tweets that mention Squonk » Talk to me -- Topsy.com Says:

      […] This post was mentioned on Twitter by Gigi SALZANO, Franca . Franca said: Le persone che sanno ascoltare. Tutti vorremmo averne una senza provare ad esserlo. Segnalo questo post di Squonk: http://bit.ly/agN84H […]

    5. Emma Says:

      Sono una di quelle. E non è facile, ma è così.

    6. Andrea Says:

      Non tutti i silenzi sono uguali, non tutti di qualità. Quelli speciali, di valore, e rari, sono preziosi non in sé e per sé, ma perché si intrecciano in dialogo con le parole che li precedono e con quelle che seguiranno. Senza questo circolo, in cui parola e silenzio si fecondano incessantemente, non c’è vera vita, non c’è salute.
      Abbiamo spesso l’impressione che i buoni silenzi siano rari, sommersi come sono da un’infinità di sciocche parole; in realtà sono tantissimi anche i silenzi sterili, brutti, malati, indifferenti o cattivi, che non sanno amoreggiare con la parola.

      Un saluto a voi del blog, autore e lettori, a cui sono arrivato leggendo un rimando dall’ottima http://www.google.com/profiles/caterina.policaro#buzz

    7. Aurora Says:

      Bro’Sigismondo.

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