Falce e televoto
I giorni di Sanremo sono una specie di carnevale-che-ogni-scherzo-vale, quelli dove i thirty-e fortysomething cresciuti a pane, cinismo, disincanto e wittysmo imbracciano il telecomando e via, uh che figo quel vestito, no quest’altro non si può vedere, eccolo il tormentone, belli i fiori, l’anno prossimo però un altro conduttore, uguali identici ai loro genitori nel 1973, perché a una certa età e almeno per una settimana all’anno il divano è comodo per tutti, non c’è da vergognarsi ma solo da divertirsi, le serie americane in lingua originale possono aspettare lunedì.