Bartali reloaded
Il bello del trovare dieci minuti a fine giornata per leggere un po’ in giro cosa ne pensa la gente che conosci delle cose che capitano ê che trovi dei Bignami stupendi che ti spiegano in dieci-dodici frasi sintetiche e ben articolate perché tutto sia sbagliato e tutto sia quindi da rifare, un campionario di idee e posizioni magnifiche – davvero, non sto scherzando – cose che ti potrai spendere stasera con gli amici facendo la figura di quello che ne sa. Il brutto viene dopo, quando spegni il computer, ti metti su il giubbotto e mentre sei alla fermata del tram ti si insinua nel cervello il dubbio che il bello, quel bello del quale poco prima ti sei nutrito, ogni tanto faccia a pugni non dico col giusto, ma col realmente possibile. In quel momento provi una spiacevole sensazione, un fastidio persino fisico – perché, cazzo, qualche volta la si vorrebbe avere questa ricetta, e si vorrebbe essere convinti sul serio di saperla e poterla cucinare.