Guardami negli occhi
Sai quei film americani, quelli che c’è uno che licenzia e uno che viene licenziato, e quest’ultimo è il buono – padre amorevole, casa con il mutuo, gran lavoratore, un cane e un giardino ben curato, station wagon di sei anni -, ecco, due volte su tre c’è la scena che il primo lascia la pink slip sulla scrivania del secondo e poi prende un aereo per Las Vegas, oppure lo chiama nel suo ufficio e gli dà la notizia voltandogli le spalle, guardando fuori dalla finestra, e quell’altro, il licenziando, si incazza e gli dice almeno abbi il coraggio di guardarmi negli occhi. Siamo sempre tutti dalla parte del buono, altrimenti che buono sarebbe, mica stiamo parlando del fascinoso figlio di buona donna e della casalinga di Voghera o la manager di Ancona, guardalo in faccia se hai il coraggio, un po’ di dignità visto che lo stai licenziando e mettendo su una strada. Siamo sempre tutti dalla parte del buono, fino a quando non ci tocca vestire i panni del cattivo. E allora, anche se hai la coscienza a posto, se sai di aver fatto tutto quello che c’era da fare, se hai dato tutte le chances alle quali il buono aveva diritto, anche se tutto questo e pure altro, beh, quanto hai voglia di dargli le spalle e guardare fuori dalla finestra.
July 22nd, 2012 at 13:20
Quando si scrive con impeto si sente