Greetings from Ljubljana 2012 – In your shoes
C’è qualcosa di strano nel trovarsi a raccontare a qualcuno un posto che non è nostro, conosciuto solo per averci passato giorni e giorni ma nel modo falso di chi viaggia per turismo o per lavoro. C’è una specie di superbia nell’indicare con la mano, con un cenno della testa o con un appunto qui c’è l’università, giri a destra e trovi il parco, se passi il ponte trovi la via dello shopping, di qui il parcheggio, di là la cattedrale, il mercato, le gallerie d’arte, il castello, il porto, qui si mangia benissimo, lì la birra, dietro di te i poster, cammina sempre dritto, alla terza gira a sinistra e guarda quella vetrina, c’è una specie di millantato credito perdonabile solo per il come lo fai, solo se tralasci le cose che piacciono a te e ti metti negli occhi e nei panni di chi ti ascolta – gli anglosassoni hanno questa espressione magnifica, “in your shoes”, è proprio quella cosa lì, provare a immaginare di essere altro da sé, come una specie di regalo, questo è per te, lì a destra c’è una pasticceria che è la fine del mondo, ma a te non piacciono i dolci, lo so ma che importa.
August 22nd, 2012 at 01:58
Mi perdoni, ma l’amarezza del momento mi ben predispone. Così, nel leggerla ne ascolto onde, ne sento le pause ed anche i sospiri, tanto da desiderar un dolce. Presupponendo che io possa scegliere tra le migliaia di proposte e varianti di tutte i generi e provenienza di varietà riconosciute come dolce e dovendone scegliere solo una tra tre:
Il primo: lo gradirei alla frutta e alla crema pasticcera, con un biscotto preparato con un amido particolare;
Il secondo: lo sceglierei alla panna e fragoline di bosco, ma se dentro dovesse esserci comunque una crema pasticcera ed un biscotto, sarebbe meglio;
Il terzo, dato il caldo: lo gradirei al gelato, come tortino con del pan di spagna con preparati particolari e del gelato alla nocciola, pistacchio e caffè e della panna con sopra una ciliegina*
Poi considerando che non ho ancora cenato, li vorrei mangiare tutti e tre, ma dovendone scegliere uno, preferirei un abbraccio*.
August 22nd, 2012 at 14:27
È vero, è una espressione proprio bella.
August 27th, 2012 at 19:39
è magnifica sì, ma non è che “nei tuoi panni” sia poi così diversa! 🙂
comunque, come sempre, bellissimo post.