Egoisti nati
“E non era nemmeno uno di quegli egoisti nati le cui premure per il prossimo non sono che un espediente per mascherare l’ansia cocente per il dolore che provano in prima persona e che, a dispetto di qualche breve sollievo, non li abbandona mai: il dolore, greve fardello su spalle inesperte, che costituisce il prezzo della consapevolezza”.
E’ solo questione di energie. Quelle che uno ha dentro, e che butta fuori. Se sia egoismo, come scrive Richard Mason, è difficile a dirsi; questione di punti di vista. Ma se sei così, vai avanti finché puoi – è più forte di te, e comunque pensi di doverlo fare perché è la sola cosa giusta. E’ che nei vasi comunicanti della vita, quel che metti da una parte lo togli dall’altra – fino a quando una sera ti trovi stremato e con il nulla in mano, con il dolore che costituisce il prezzo della consapevolezza seduto sul divano, a un metro da te. Dicono che ci voglia gente così, per fare andare avanti la baracca: gente così, che poi si siede, e guarda gli altri andare avanti, che si allontanano.