Piazza Indipendenza
Piazza Indipendenza alle due di notte è un mare nero ovale che rilascia il caldo accumulato durante il giorno. Un barbone appoggia le labbra al tubo metallico della fontana. La luce di un lampione si riflette sul nuovo logo del supermercato. Due tassisti parlano, stando seduti sui cofani delle loro macchine. Sotto la grande scritta gialla del Corriere dello Sport un uomo passeggia aspettando qualcuno, arriva una macchina che sembra proprio quella, lui si avvicina al bordo del marciapiede, poi vede il colore, prende il telefono, fissa il display, lo rimette nella tasca, si passa una mano sul volto come se asciugasse delle lacrime. Un autobus attraversa la piazza lungo la corsia preferenziale, via Bachelet, via Palestro, via Villafranca, là in fondo Castro Pretorio. Per un minuto tutto si ferma e sembra il posto più solitario del mondo. Anzi, lo è.