Rivoluzioni
Poi magari è solo una mia impressione, o un mio pregiudizio, però a me sembra che da un po’ di tempo si metta un particolare impegno nella costante celebrazione dell’avvenuta rivoluzione – nonché di quella prossima ventura: quest’anno (l’anno prossimo) il nostro modo di [inserire verbo a piacere] è cambiato (cambierà) radicalmente grazie a [inserire nome di strumento 2.0 o gingillo tecnologico a piacimento, o a caso] – così che su ogni anno si possa piantare la bandierina di un presunto cambiamento epocale; poi non fa nulla che metà di queste celebrazioni siano basate sull’approfondita analisi del proprio microcosmo e l’altra metà sulla prodigiosa ipervalutazione dei propri interessi e/o delle proprie competenze: l’anno prossimo ci diletteremo con nuovi oggetti di hype, mentre le dittature continueranno a essere rovesciate come ai tempi di John Reed perché poi in fondo le rivoluzioni, se son complete, riportano al punto di partenza.
January 1st, 2012 at 15:53
[…] non parlo dei cambiamenti di facciata o di cambiamenti del tipo quest’anno (l’anno prossimo) il nostro modo di [inserire verbo a piacere] è cambiato […]