Stories of the Bund – Proust reloaded
Ancora a proposito di Proust: cammino per andare a un appuntamento, lungo Nanjing Lu West scorre il solito traffico enorme e insensato. Ho appena guardato sul telefono lo Shanghai Air Quality Index elaborato dal consolato americano. Rosso lungo tutto il giorno, con un picco porpora: queste città sono talmente inquinate che il governo centrale ha detto che, se verranno fatti tutti gli sforzi pianificati, ci vorranno altri diciassette anni prima di avere aria respirabile. Passo vicino a un’aiuola, in questo tratto il marciapiede è molto largo, c’è una residenza governativa, hanno probabilmente pensato di darsi un po’ di colore, viola, e giallo screziato. Dura il metro che è lungo un passo, ma lo sento distintamente – profumo di fiori. Non faccio in tempo a rendermene conto che è già andato via. Mi fermo, torno indietro, lo cerco ancora ed eccolo, tenue ma c’è, fiori come in un vaso su un balcone, come in un parco sul lago di Como, come in tutti quei posti che insieme, ancora, fanno casa.
March 4th, 2013 at 10:46
Ma Proust avrebbe riportato anche il tipo di fiori, anche se quasi sempre erano biancospini.
March 4th, 2013 at 12:18
metta le mascherine con filtro..non è una garanzia avere già ricoperti.i.polmoni di polveri sottili milanesi..quelli sono di altra specie, di una specie che potrebbero generare tanti altri problemi che al minimo potrebbero farle venire una dermatite o.una fastidiosa tosse…poi dovrà far trillare una bustina di “Oki”!
buona giornata o serata!
Stella