La tela del ragno
Capisci che una città ti ama quando, giunto il momento di lasciarla, ti avviluppa in una inestricabile rete di sensi unici e indicazioni stradali piazzate alla rinfusa, in un tripudio di “tutte le direzioni” dal quale riesci a uscire solo a prezzo di una sudata agostana, un buon numero di bestemmie e l’aumento dei capelli bianchi. Quando pensi di avercela fatta, e sei in autostrada, ti lancia il suo ultimo disperato appello, che mira direttamente al tuo cuore: un fiume, ed un ponte viola che gli passa sopra. Guardi bene, e non vedendo la mucca Milka capisci che non può essere che un’allucinazione; e schiacci il pedale, con un nuovo sudore a imperlarti la fronte.
Addendum: e tutto questo, senza avere la possibilità di incontrare gli amici. Vita grama.