La forma delle cose
So che Gianluca ha ragione, quando scrive “mi chiedevo se il concetto di template abbia ancora senso: tra quelli che leggono su aggregatore, via mail, o addirittura via Facebook, il controllo della forma è già perduto, la sostanza è tutto ciò che importa, la forma migliore di usabilità non la decidi più tu, ma il tuo lettore“. Questa è la realtà. Però, sono sincero: a me questa storia che la forma di una cosa mia non la decido io mi infastidisce un po’, se non altro perchè nella scelta della forma io provo (ho provato) a dire qualcosa di me stesso. Non mi spingo oltre, anche se mi viene da chiedermi se la grande smania di collaboratività, di comunità che si è impossessata di (quasi) tutti noi non ci abbia preso troppo la mano, togliendoci – insieme alla boria – anche un po’ di senso di responsabilità: mi chiedo perchè devono essere gli spettatori a decidere la scaletta di un concerto o il finale di una serie tv, tanto per fare due esempi piccoli ma non credo poco significativi. Poi, certo, anche a me fa comodo che questo blog possa essere letto via rss – ma quanto mi piacerebbe che tutti gli aggregatori lo ripresentassero così come davvero è, con le sue parole e le sue immagini.
[mini]marketing
September 6th, 2007 at 14:15
D’accordo.
Chi sa fare un feed con il layout compreso?
September 6th, 2007 at 22:33
RSS non prevede le informazioni per gestire la presentazione dei feed. E se anche potesse contenerle, i reader le filtrerebbero qualora fossero troppo vincolanti, ed entrassero in conflitto con la grafica dell’aggregatore (o con le opzioni di presentazione date all’utente): io faccio un feed reader, e sono costretto a filtrare elementi e attributi HTML anche per motivi di sicurezza.
Quindi bisognerebbe estendere RSS con uno standard di presentazione, ma talmente “leggero” da consentire un controllo della forma molto blando, con risultati di dubbia efficacia. E poi, naturalmente, bisogna imporlo sul mercato, per fare in modo che i reader spendano lavoro per adottarlo.
Insomma, rimarresti comunque frustrato.
Il che non vuol dire che non si possa fare niente del tutto. Rimani in città 😉
September 7th, 2007 at 10:04
Eh, sir… “imporre” un feed con il template incorporato è una pia illusione, e non funzionerà.
Le tue parole o le immagini – nel post – sono quelle che contano, nessun aggregatore te le può cambiare, che ti frega del font?
Quanto alla scaletta dei concerti o al finale del film, sono d’accordo con te. Non guarderei mai una cosa scelta a maggioranza 🙂 (anzi, forse nemmeno un concerto con la scaletta scelta da me)
PS: ogni tanto quando sento un programma alla radio ‘fatto dagli ascoltatori’ penso ‘ha ragione squonk in quel post, questa cosa dello user-generated-qualcosa non funziona!’ ma poi mi convinco che dipenda dal fatto che non c’è possibilità di taggare e filtrare i radioascoltatori che intervengono…
September 7th, 2007 at 10:45
Dottor [mini], le sue osservazioni sono acute come al solito. Il post è, per certi aspetti, uno sfogo. Da Gaspar, ieri, si criticava (giustamente) il mito della Conversazione, e la mia è una specie di variazione sul tema, perchè credo che Conversazione e UGC siano due facce della stessa medaglia. A me piace pensare che la blogosfera (e il mondo in generale: gioco il jolly della filosofia!) sia un arcipelago; isole: vicine, ma pur sempre isole. Ecco.
September 7th, 2007 at 16:30
A volte la forma è superiore alla sostanza… a volte vale il contrario.
Le posizioni intermedie non le considera nessuno.