Tutto come prima
Niente cronaca, signori. Non è il mio mestiere, tutto lì.
Ma qualcosa, del Milano Blogging, dovrò pur scriverla.
E va bene, proviamoci.
Niente di nuovo sotto il sole, ti leggi ogni santo giorno, se non altro da lunedì a venerdì, scambi e-mail, sms, qualche telefonata, e insomma, sei lì al tavolo con la birra in mano e tutto ti sembra molto normale – mentre non lo è, quantomeno agli occhi di molti.
Sembra normale perchè quella è gente che tu conosci, e la conosci anche abbastanza bene, almeno quanto, per dire, i colleghi con i quali passi insieme dieci ore ogni giorno. Ne conosci i gusti, sai dove vivono, che musica ascoltano, che libri leggono, chi votano, che squadra tengono.
Ma non solo. Li conosci (beh, mettiamo le mani avanti: hai la sensazione di conoscerli) “dentro”. Non sai bene come esprimere questo concetto, è qualcosa che ha a che fare più con lo stomaco che con il cervello, ed infatti non ha bisogno di parole.
E comunque. A quel punto, inizi a riflettere sulla potenza “umana” dello strumento che usi. E’ come se, ogni santo giorno (inclusa Ogni Maledetta Domenica), di fronte ai tuoi occhi ci fosse, non so, una fotografia, o persino una webcam puntata su un amico che lavora a Torino, od un’amica che viaggia da Abbiategrasso a Milano.
Lo so, come immagine non è granchè, ma è il meglio che mi viene. E se questo è vero, allora forse il blog non è solo il viso pallido di chi lo scrive. Certo, nulla può sostituire la visione diretta degli occhi di certe persone (ed in generale, di qualunque umano). Ma come surrogato, è straordinario. Il blog è la persona. Pensateci, prendete anche i blog più dedicati allo scherzo, al divertimento, all’ironia, quelli dove c’è più finzione, quelli dove c’è solo cronaca. Leggete bene, leggete anche tra le righe.
Quelli sono i blogger. Io non mi stupisco, quando li incontro. Ho la presunzione di conoscerli già .
Mi fa un grandissimo piacere conoscerli meglio. Cerco di incontrarli ogni volta che posso. Ma non torno a casa pensando che “niente sarà più come prima”. No. Sarà proprio tutto come prima, e – per me – questo è il bello.
September 26th, 2003 at 08:26
sotto quella giacca batte un cuore grande così.
September 26th, 2003 at 08:51
Io le volevo gia’ bene prima di vederla, irrispettosamente le ho voluto bene anche dal vivo e continuo a volerle bene, irrispettosamente suo
bimbo Jorma
September 26th, 2003 at 09:45
Semo tutti ‘na grande famija
September 26th, 2003 at 09:48
Visto che semo ‘na famija, chi mi presta la macchina stasera?
September 26th, 2003 at 10:29
Paga lei la benzina, gemella?
September 26th, 2003 at 10:47
Of course, o come direbbe Mike… DE CORSA!
September 26th, 2003 at 11:25
Il post ironico, quello serio, quello incazzato, sempre lasciano intendere qualcosa della personalità dell’autore, anche di quello che cerca di essere più impersonale possibile. E’ questo che mi piace di più della blogosfera.
E tutto rimane come prima se le persone che hai incontrato rispecchiano quelle che hai la sensazione di conoscere, altrimenti.. 🙁
September 26th, 2003 at 11:26
sorry, non mi sono firmata.
StandBy
September 26th, 2003 at 12:02
Appunto. Diciamo che sono stato fortunato, ma, finora, quella trentina di blogger che ho incontrato si è sempre rivelata proprio come veniva fuori dal blog. Semplificando (ma forse neanche tanto), mi verrebbe da dire che se ti piace il blog, è probabile che ti piaccia il blogger. E se non ti piace, eccetera.
September 26th, 2003 at 12:19
Indiscutibile.
September 26th, 2003 at 14:07
Fondamentalmente sono d’accordo (e forse mi contraddico pure un po’, con quanto già detto). Se ti piace il blog, ti piace la persona. E viceversa. Tuttavia qualche sorpresa c’è, ma riguarda particolari inessenziali. Insomma, non so perché, ma lo Squonk che immaginavo io era un tipo “addobbato” come certi compagni di corso all’Università , scarpe da tennis, sciarpetta, jeans e tutto l’armamentario estetico del giovane filosofo. Invece mi trovo di fronte un giovin signore elegante e distinto. Breve attimo di disorientamente, due parole soltanto e già mi dicevo: ma certo che era così, dal blog si vedeva benissimo! 🙂
September 26th, 2003 at 14:44
Sì, è quello che penso anch’io. La tentazione di dare un volto ed un fisico alle righe di testo che leggiamo ogni giorno è insopprimibile (e, d’altra parte, perchè sopprimerla?). Ma stiamo parlando di altro, di quello che sta “dentro” le persone. E quello, ad avere occhi attenti, siamo capaci di coglierlo.
September 26th, 2003 at 14:47
“un giovin signore elegante e distinto”. Amo questa donna.
September 26th, 2003 at 20:22
tariiii taraaaaa taraaaaaa (si allontana suonando il violino…)
September 26th, 2003 at 21:25
A me l’happy end pare più questo che quello là .
September 27th, 2003 at 13:28
Il prossimo deathmatch: è o no è tutto come prima?
September 27th, 2003 at 13:56
Spiritum: al 90%, per me, è come prima. Gatto: la smetta. SL è di famiglia, che idee si fa venire in testa?