Dall’altra parte (almeno un po’)
Qui e là, leggo post che ricordano Genova, il G8, Carlo Giuliani, Bolzaneto.
Sono scritti da persone che stimo, che conosco come intelligenti e capaci di guardare alla realtà senza paraocchi; il che me li fa considerare con maggiore attenzione: sentire certe cose da Mafe, da Auro oppure da Agnoletto, beh, per me fa differenza. Eccome.
E comunque, non posso fare a meno di notare, leggendo loro e leggendo dentro me, che gli anni passano ma ognuno resta della sua. Non so se è giusto o sbagliato, so che è così, e ne prendo atto.
Io, ciò che penso l’ho scritto un anno fa, qui e qui. Mi è costato, e non poco. Da quei post sono nate delle amicizie alle quali tengo moltissimo, e sono nate delle discussioni con persone, alle quali tengo altrettanto, benchè – come dire – schierate dall’altra parte della barricata, delle quali conservo un bel ricordo: se non altro perchè, un paio di giorni dopo, ci siamo detti “non ho cambiato idea, ma grazie per avermi fatto vedere la realtà anche da un altro punto di vista”.
Ecco, questo è quanto. Poco forse, ma bisogna sapersi accontentare.