< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • Sulla mappa
  • Nulla da vedere
  • October 2006
    M T W T F S S
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    3031  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    20/10/2006

    No sex in the city

    Filed under: — JE6 @ 11:50

    Per un italiano, abituato a look, posture e ammiccamenti televisivi della serie “vorresti-trombarmi-e-io-in-realtà-non-aspetto-altro” fin dalle primissime ore della mattina (e per tutto il resto della giornata, a dire il vero), l’incontro con la televisione americana [1] è perlomeno straniante. Gonne al ginocchio, tailleur eleganti e castigati, nessuna scollatura, espressioni facciali da brava-mamma-del-Midwest o da seria-professionista-della-East-Coast. Mara Venier, tanto per fare un nome [2], non avrebbe diritto di cittadinanza da queste parti; ora, non mi si venga a dire che gli Stati Uniti sono un paese disinteressato al sesso, tesi che il gran cinema a luci rosse in piena Market Street a San Francisco e il gran numero di articoli sulla diffusione del sesso orale fra i teen-ager confutano inequivocabilmente; nè mi si venga a dire che il nostro è un atteggiamento di reazione all’inprinting cattolico, essendo questo molto più nominale che fattuale. Ci dev’essere qualcos’altro, di sicuro – ma non so cosa, posto che importi.

    [1] Parlo almeno di tutti i grandi network generalisti; va da sè che i canali specializzati, rigorosamente a pagamento, non fanno testo – come Weather Channel, peraltro.
    [2] Il nome di una professionista dei “programmi per famiglie”, rigorosamente con minigonna inguinale e le tette-quinta-misura-abbondante in allegra e disinvolta visione pubblica.

    4 Responses to “No sex in the city”

    1. dado Says:

      coprire il nulla spinto della nostra tv?

    2. Albamarina Says:

      Durante il periodo in cui sono stata in America ho capito una cosa: gli americani di sesso non parlano, non scrivono e non mostrano. Da questo punto di vista sono l’apoteosi di censura e ipocrisia.

    3. lester Says:

      Mi pare che sia un meccanismo di specializzazione spinta: chi vuole sesso (praticato, raccontato o mostrato) sa benissimo dove lo può trovare. Ma quando si parla d’altro, si parla d’altro. Le tette in copertina per illustrare l’inchiesta sulla crisi del centro-sinistra sono una specialità tutta italiana.

      Però, mi spieghi la nota [1]: su Weather Channel le colleghe del colonnello Bernacca si mostrano discinte? Che perturbazioni!

    4. Squonk Says:

      No, intendevo dire che anche Weather Channel non fa testo per ragioni diametralmente opposte (l’adrenalina viene dai severe thunderstorms, non dalle scollature).

    Leave a Reply