Sul ponte
Camminano senza fretta costeggiando il grande canale artificiale, tanto simile a quello della loro città . Scattano una fotografia insieme a due ragazzini rossi e lentigginosi che vestono la divisa di una scuola, o forse di una banda musicale. Salgono sul lungo ponte di legno che collega le due sponde, lo sentono vibrare sotto i loro passi, si fermano appoggiandosi al parapetto e fissano un punto indefinito all’orizzonte, dove forse il corso d’acqua entra in mare. Guardano il vapore del respiro materializzarsi, lei alza la macchina fotografica e cerca un’inquadratura e poi rinuncia, lui abbassa un poco la cerniera del giubbotto. Senza voltarsi, lei mormora “quanto mi piace l’inverno”. Lui accenna un sorriso; non importa che sia agosto, ha capito cosa vuol dire, l’aria enorme del nord che entra nei polmoni, la luce infinita del tramonto dopo la pioggia. Le prende la mano.