Zavattineide
Ti guardo mentre passi, alta, slanciata, sicura, le gambe lunghissime, le forme sode, i capelli perfetti, il bikini del colore giusto. Colgo un frammento della tua conversazione, il tuo fidanzato – come me – ti sente dire “nemmeno dieci minuti di sole in faccia, come cazzo è possibile”. Ed è come vederci tutti allo specchio, il tono sbagliato e inavvertitamente sguaiato, gente che dice cazzo perchè non sa dire altro, perchè non sa come altro dirlo, che non sa trovare né il momento né il tono, che non sa – che forse mai ha avuto, o che ha dimenticato – l’educazione, la forma anche di quel minimo sindacale di turpiloquio che ognuno vuole e può usare. E no, non è perché sei tanto bella e ancora giovane che sei affrancata da questo. Magari.