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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    21/10/2012

    Greetings from Shanghai – Centro di gravità permanente

    Filed under: — JE6 @ 23:45

    Al terzo fuso orario in otto giorni mi metto a guardare fuori dalla finestra di questo grattacielo, osservando stupito che alle quattro del mattino persino Shanghai rallenta quasi al punto di fermarsi. Già che ci sono sbrigo un po’ di posta, guardo foto di una festa, confermo degli appuntamenti. Faccio mentalmente il calcolo, lunedì scorso andavo a letto mentre in Italia si entrava in ufficio, giovedì facevo colazione mentre a Milano era passata già mezza giornata di lavoro – come il BlackBerry non si spiaceva di testimoniarmi -, adesso sto dall’altra parte della terra e mi levo dal letto quando è finito da poco l’ultimo posticipo della Serie A. Guardo una cartina, con l’Italia in mezzo tra America e Cina, disegno mentalmente gli spostamenti di questo periodo, e sento quanto è pesante fare una vita normale tenendo il centro di gravità a diecimila chilometri di distanza, est o ovest che differenza fa.

    Greetings from Shanghai – La croce rossa

    Filed under: — JE6 @ 17:49

    La si vede dalle finestre dell’albergo, dalla fermata della metro di People’s Square, dal perenne ingorgo di traffico lungo Xizang Lu. E’ una chiesa cattolica, apre solo la domenica, non so se tengono delle funzioni. E’ in mattoni scuri, incastrata fra le luci dei grattacieli e dei negozi. Ha una croce, sul tetto a punta. Una croce rossa, che devi un po’ cercare in mezzo a quella miriade di colori, e poi quando la vedi fai fatica a staccare gli occhi perché fai fatica a credere alla sua esistenza – e no, il comunismo e la repressione non c’entrano nulla, è tutto il resto. Verso le nove di sera la croce si spegne, come se avesse bisogno di riposare al termine di una giornata faticosa in un ambiente indifferente, mentre lungo le strade si mangia, si balla, si offrono orologi, borse e ragazze.