< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • February 2013
    M T W T F S S
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    13/02/2013

    Non guardarla più

    Filed under: — JE6 @ 12:58

    Quando giocavo a biliardo c’era questo modo di dire – tiravi un bel colpo, uno di quelli che lo vedevi subito che avevano tutto quel che serve, il tocco, la sicurezza, la direzione, la velocità, lo vedevi nel momento stesso in cui la stecca colpiva quella piccola sfera, e c’era uno che guardava la partita e diceva “non guardarla più”. Voleva dire stai tranquillo, puoi anche voltare le spalle e quando ti rigiri devi solo rimettere in piedi i birilli e segnare i punti. Piaceva a tutti sentirselo dire, era come un riconoscimento a voce alta. Eppure la cosa bella, bella per davvero era seguire con gli occhi la biglia e guardarla muoversi, liscia, sicura. Ci mancava il replay, altro che non guardarla più. Perché sapevamo tutti che le cose da non guardare più erano e sarebbero state altre – vecchie fotografie, agende, facce di colleghi, folder dimenticati in un angolo di un hard disk, lettere di licenziamento, cose così.