Visioni (mancate)
A casa della sorellina, v’è chi lamenta di vedere solo le immagini del blog dell’animaletto pauroso et piangente.
Considero questa lamentela un attestato di stima nei confronti del profluvio di amenità quotidianamente ammannite. Grazie di cuore.
Faccio al tempo stesso presente che il sottoscritto, da almeno mesi sei, del proprio blog vede solo i post. Al posto delle immagini, una strepitosa quantità di quadratini contenenti una allegra x rossa.
Son soddisfazioni.
17/12/2003
Gusti
Com’è che per trent’anni non hai mangiato gli asparagi, ed oggi invece ne vai quasi ghiotto (i carciofi, no, a quelli non ci sei ancora arrivato)?
Com’è che hai sempre amato la tua città , ed oggi invece andresti a vivere a Solna?
Com’è che hai frequentato compulsivamente certi blog, ed oggi invece i loro bookmark ammuffiscono malinconici nel tuo browser?
Datemi il tesserino,…
Datemi il tesserino, che me lo merito
Ieri, il qui presente blogghetto di periferia, colto da crisi di assenza da post, si fa un giretto sul sito del New York Times (iscrivetevi, marrani: è gratis, e vi mandano via e-mail il digest di ogni numero). Come fa nella vita reale (vedi post qui sotto), parte dalla sezione dedicata allo sport, e si incuriosisce alla notizia di un giocatore di football che, dopo aver segnato un touchdown, non ha trovato di meglio che fare una telefonata a chissachi dal bel mezzo dell’area di meta.
Ah, ecco il post! mormora il bloggatore. Si sposta sul sito della Espn, accessibile senza registrazione, rilegge la notizia, ne scrive sul blogghetto di periferia e cita la fonte, linkando l’articolo.
Questa mattina, intorno alle 11.30, compare sulla home page di Repubblica.it l’articolo che potete leggere cliccando qui. Non sono così immodesto da pensare che Gianluca Moresco, autore dell’articolo, abbia appreso del fatto leggendo il blogghetto di periferia.
Ma, siccome dubito che qualche stipendiato di Repubblica fosse a New Orleans a vedere la partita per farne la cronaca, devo pensare che il signor Moresco fosse lì a vagare per il web, quando si è trovato di fronte ad una notizia vecchia di un paio di giorni, e ci ha fatto su un articolo. Citazioni di agenzie, o di altri siti: zero.
Oh, quasi quasi richiedo il tesserino: e pretendo di non fare gli esami.
Repubblica.it, Espn.com, e chi volete voi
Vita reale?
Partiamo con le citazioni. Auro: la blogosfera ti costringe (talvolta) a mantenere delle distanze e a stringere finti compromessi che nella vita reale riesci ancora (deo gratias) a rifiutare. avere un blog pubblico, ogni tanto, ti porta a non scrivere delle cose che vorresti/dovresti invece scrivere (non è per questo che era nato questo blog?), a sfumare contorni che invece vedi nitidissimi a non scrivere delle cose per non fare del male agli altri o a te stessa. Shangri-La: Non s’era calcolato l’effetto della fine dell’anonimato. Uh, se siete messi come me, negli ultimi tempi avete cestinato un bel po’ di post.
Ecco, sono costernato nel dichiararmi in disaccordo. Ma tant’è. Perchè non ho cestinato nulla, perchè il vero anonimato – nella blogosfera – non esiste, perchè nella blogosfera mi comporto proprio come faccio nella vita che qualcuno definisce “reale” (e questa, davanti alla tastiera, cos’è? Finta? Hmm): finzioni e compromessi inclusi.