Lavori in corso
Forse perchè sono ancora – per disgrazia o per fortuna, non so – molto lontano dall’età pensionabile, non sono un grande appassionato di cantieri. Non mi diverto a passare il tempo guardando ruspe, gru e muratori con l’elmetto giallo, non più di quanto mi diverto a guardare un qualsiasi programma di Maria De Filippi, per intenderci.
Ma il destino cinico e baro ha deciso che la strada che faccio ogni mattina per andare in ufficio deve passare in mezzo a due cantieri, di cui uno si dice sia tra i più grandi attualmente esistenti in Europa: già, si sta costruendo il NPF, aka Nuovo Polo Fieristico di Milano.
I fermi macchina dovuti alle code, tipiche della Statale del Sempione a qualunque ora del giorno e della notte, consentono di osservare questo gigantesco formicaio con la dovuta attenzione. Questa mattina ho potuto leggere ogni particolare della cartellonistica ANAS, ente noto più per il suo tasso di corruzione che per la sua efficienza, ed ho appreso che la data di consegna di una delle (poche) nuove strade di accesso al NPF è (era) il 20 aprile 2004, a conclusione di un periodo di lavori stimato in 280 giorni.
ça va sans dire, della strada non v’è traccia alcuna, il che fa presumere un altro paio d’anni di cantiere ANAS per avere in dono un nastro di asfalto che partirà dal nulla ed arriverà nel nulla, come Malpensa insegna. Davanti all’entrata principale del cantiere del NPF campeggia un display che mostra il numero di giorni mancante all’apertura della Fiera: circa 280, per uno dei casi della vita. Insomma, mi attende un lustro di code, polvere, gru, elmetti gialli che attraversano la Statale senza curarsi di nulla. Devo cambiare lavoro, su questo non c’è dubbio.