Il reazionario che è in me
Non so, sarò uno di quelli che, come dice Luca, “si spacciano di sinistra come ci si spaccia per milanisti, senza che questo abbia molto a che vedere con qualche pensiero approfondito, anzi spesso in contrasto con i loro pensieri di destra“, ma io questi cinque idioti che hanno allagato il Parini li metterei sul serio a lavorare insieme ai muratori che dovranno rimettere a posto i danni del loro cervello bacato, li farei stare lì, sotto gli sguardi di scherno e di odio dei loro compagni, con il cappellino in testa fatto con la Gazzetta di due giorni prima, e mi impegnerei a trovare una banca presso la quale far accendere un mutuo a loro nome (mettendo come garanzia i beni della famiglia, va bene, come la macchina del babbo che dice “lavoro troppo e non posso seguire bene mio figlio” – coglione, lavora un po’ meno, allora, no? Hai qualcosa, nella vita, più importante di tuo figlio?), per mantenerli sotto la spada di Damocle fino a quando avranno quarant’anni, perchè hai voglia a dire che hanno sedici anni, ma di sedicenni che in testa hanno un cervello (e lo usano) invece di un pezzo di gruviera è pieno il mondo, anche in questi tempi grami. Idioti. Idioti, ecco.
Repubblica.it