The Family Man
O perbacco, qui mi crolla il mito della felicità e della spensieratezza del single. Ma tu guarda che sorpresa (sono prevenuto, lo so, ma la retorica celebrativa della singletudine e quella spregiativa del matrimonio mi sono davvero insopportabili).
Corriere.it
January 20th, 2006 at 10:44
in effetti, il quadro è abbastanza desolante, anche se facilmente prevedibile. non sono una sostenitrice del matrimonio ma non sono single. sto nel limbo, insomma, a metà. in una convivenza che considero un ottimo rodaggio per due persone che devono imparare prima di tutto a essere adulte e indipendenti di per sè, e poi a farlo insieme. io penso che la condizione di single nella maggior parte dei casi non sia una scelta, anche se sbandierata come tale. non ci credo a quelli che a costi quel che costi preferirebbero comunque e sempre addormentarsi e svegliarsi soli, senza una mano da stringere.
January 20th, 2006 at 12:04
essere single fa tendenzialmente schifo. ma fa ancora più schifo, per un single, leggere gli articoli sui single. che, immancabilmente appaiono con cadenza settimanale su repubblica e corriere (considero la pagina di costume di repubblica il punto più basso del giornalismo umano, quello che per ogni cosa c’è un decalogo… come essere felici? l’esperto consiglia 1) respira 2) dormi 3) mangia 4) bevi 5) scopa etc. etc.). come diceva quello “è stato bellissimo… adoro essere ridotto a uno stereotipo culturale…” saluti
January 20th, 2006 at 13:57
In effetti potrebbero prendersi un cane, no?
January 20th, 2006 at 14:04
O accordarsi col single dell’appartamento a fianco. Una sera da me, una da te, una di libertà: equamente ripartiti pulizie, spese e ingombro degli spazi vitali, ben equilibrati mani da stringere all’addormentamento e placidi risvegli senza ansie da prestazione, armonioso bilanciamento tra “amami” e “non starmi addosso”.
January 20th, 2006 at 15:07
Vabbè, capito. Essere single per me era una merda. E non ero povera. E non ero sola. Ma il matrimonio é stato una rivelazione, perchè la mia voglia di stare per conto mio ne ha sposata un’altra. Nessuno mi sta addosso, ma non ho più paura di nulla. Di tutti gli ex-amanti quasi non mi ricordo le facce. E sui miei libri c’è ancora il mio nome. Se penso alla cautela con cui ho affrontato tutto questo sorrido, e invece è stato così facile, così naturale. Probabimente anche nella mia vita è stata la cosa migliore…