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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    17/01/2007

    Regalami un template

    Filed under: — JE6 @ 13:34

    Il mio webmaster non è persona facilmente accusabile di inclinazione all’alcool, essendo un noto forte bevitore di succo tropical; quindi devo credergli quando parla male del mio template, accusandolo di esser bello ma di non avere tante funzioni fondamentali (come, ad esempio, la paginazione dei post – se solo sapessi cosa vuol dire), e che dovrei cambiarlo, e dargli una rinfrescata, e qui e là.
    E’ che per me ‘sto blog corrisponde al suo template, regalatomi tanto tempo fa dal compianto Uiallallà (Luca, ovunque tu sia: ciao, e grazie ancora), e credo seriamente che chiuderei baracca se fossi costretto a cambiare faccia. Però, se qualcuno avesse voglia e tempo (da perdere) e sapesse cosa significa rifare paro paro il template adattandolo alle superiori esigenze di WordPress e volesse esercitarsi qui invece che chez Macchianera, beh, i commenti sono a disposizione, come pure la mia mail.
    Il sentiero giusto, Uiallallà, Macchianera

    PS – So che questo post mi costerà i rimbrotti del webmaster – “e perchè non l’hai chiesto a me [1], e io chi sono, eccetera”; ma mi ha regalato tanto di quel tempo che, sul serio, non ho proprio intenzione di rubargliene ancora.
    PS2 – Ah: nessun compenso in moneta, naturlich. E si sappia che non accetterei niente di diverso da ciò che si vede oggi. Dio, che pedante dal braccino corto che sono.

    [1] Si permette di darmi del tu, lo screanzato. Il problema è che ha il coltello dalla parte del manico.

    Sulla cresta dell’onda hertziana

    Filed under: — JE6 @ 13:09

    Abbiamo sopportato il rientro in Italia di Vittorio Emanuele di Savoia (il quale, bisogna riconoscerlo, ci ha anche fatto fare quattro sane risate), potremo sopportare anche quello di Oreste Scalzone. Purchè stia in silenzio, il Kerouac de noantri, perchè un paese afflitto dal politichese, dal burocratese, dall’aziendalese e da una miriade di altri terrificanti, incomprensibili e noiosissimi idiomi per iniziati non è in grado di farsi carico anche di un signore che afferma impavido “vengo innanzitutto per condurre nelle condizioni nuove una vecchia battaglia. La condurrò a voce nuda, se serve sul selciato, on the road, o in luoghi adattabili all’antica congiunzione fra politica, ragionamento filosofico e teatro. In Francia avevo bisogno dell’elettricità e delle onde hertziane, ma in Italia è meglio che si sappia che posso fare a meno dei megafoni da ’68 e che un giornale accartocciato può fare da portavoce ed infastidire quanto basta”.
    Corriere.it

    Ho sb… ho sb… (non ce la faccio!)

    Filed under: — JE6 @ 08:31

    Se posso dire la mia sulla nuova epocale polemica che scuote la sinistra italiana, credo che la vera causa della pochezza della nostra classe dirigente sia la sua troppo scarsa frequentazione di Happy Days (e di CHiPs, e di Hazzard, e di Hill Street giorno e notte, e di Saranno famosi, eccetera), non certo la sua assiduità di fronte ai teleschermi.
    Per il resto, a parte qualche tromboneggiamento, dice tutto molto bene Michele Serra.
    Repubblica.it