Con quella faccia un po’ così
Da quei due o tre lettori stranieri che passano da queste parti mi piacerebbe sapere se essendo, chessò, dei parigini si avventurano in quel di, chessò, Montmartre con le stesse sensazioni di estraneità e smarrimento che abbiamo noi milanesi quando ci capita di passare per le vie di Brera (dite che a Montmartre l’ultimo parigino l’hanno visto nel luglio del ’98? Sarà per quello che ieri sera mi sentivo piuttosto fuori posto in Via Fiori Chiari).
July 1st, 2007 at 21:18
Sir, ma la scelta del luglio 98 è casuale? oppure ha qualche riferimento al divin zidane?
July 2nd, 2007 at 07:02
Bravo, caro R.O., proprio a quello facevo riferimento.
July 2nd, 2007 at 08:24
esitono milanesi (diciamo persone che abitano a Milano da 10 anni) che Brera non l’hanno mai vista.
esistono parigini (diciamo persone che abitano a Parigi da 10 anni) che Montmartre non l’hanno mai vista.
io non mi capacito di questo, giuro.
me lo chiedo sempre il perché quando dalla butte torno in marais a piedi. eppure non c’è.
July 2nd, 2007 at 08:44
I milanesi, notoriamente, non esistono. Lo dimostra il fatto stesso che uno col suo cognome dica “noi milanesi”.
July 2nd, 2007 at 11:00
Caro Lester, io a Milano sono nato e cresciuto e dalla Madonnina non mi sono mai schiodato, abitativamente parlando, per i quarant’anni finora vissuti. Nonostante gli otto ottavi di sangue nuragico, sono milanese – eccome.
July 2nd, 2007 at 13:09
Il che mi ricorda quel capolavoro trash che fu “Si ringrazia la Regione Puglia per averci fornito i milanesi”
July 2nd, 2007 at 15:02
ultimamente sta storia che non esistono i milanesi DOC mi fa pensare che dovrei sul serio chiedere un indennizzo.
July 3rd, 2007 at 13:02
Io sono milanese dal 1987 (grin) e da Brera ci passo spesso e mi ci siedo anche a prendere il caffè e non mi sento affatto spaesata, ma si sa che io e il Sir abitiamo dimensioni parallele (e per fortuna comunicanti).
July 4th, 2007 at 07:12
SignorAuro, ma non lo sa che gia’ esiste una pensione di invalidità per i milanesi doc?
July 4th, 2007 at 12:54
preferisco essere milanese la notte, come quella appena passata, in cui dopo essermi fatta accompagnare da Squonk a uno sputo dalla tangenziale gli ho detto: faccio la citta’.
milano di notte e’ bellissima, quando non c’e’ nessuno, quando le strade sono vuote, quando riconosci ogni angolo per quello che ci hai vissuto e ti ha emozionato.
a un semaforo della circonvallazione ero all’altezza delle finestre della casa di Gigi, un mio compagno di compagnia teatrale, e sono stata sul punto di lasciare l’auto conle 4 frecce per vedere se sui campanelli c’era ancora il suo cognome.
ho ripensato alle feste in casa sua, li a meno di 10 metri da me, al microscopico corridoio con nicchia e soppalco in cui risuonava il suo accendo pugliese mentre mi diceva “sei tremenda”.
July 4th, 2007 at 22:57
Signor Ricambi, lasci fare, lasci…