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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    06/07/2007

    L’uomo che stava dietro il bancone

    Filed under: — JE6 @ 09:23

    Poco più di tre anni fa, ogni tanto scrivevo una quindicina di righe ambientate nel microcosmo di una sala biliardo. Con una sola eccezione, tutti i personaggi erano veri, uomini in carne e ossa che passavano un pezzo più o meno lungo di vita nel tentativo spesso vano di sdraiare cinque piccoli birilli. Due giorni fa se ne è andato uno, di quei personaggi; anzi, di quelle persone: perchè il Marco non era inventato, era vero e grande e grosso, e io adesso posso solo sperare che gli sia lieve la terra.

    3 Responses to “L’uomo che stava dietro il bancone”

    1. Mattea Says:

      E’ bello che tu abbia scritto quel post sul Marco senza pensare che poi sarebbe successo quello che è successo. In genere sti articoli si scrivono pensando già al morto, e fanno “complimenti” con il senno del poi. Invece questo post sul marco era sano e genuino e con il senno del prima. Bello.

    2. Squonk Says:

      Quando l’ho scritto, non vedevo Marco già da un po’, perchè – per i motivi e i casi della vita – il suo bar aveva chiuso da tempo. Raccontavo solo e semplicemente chi era “il” Marco, cristallizzato nella mia memoria come lo erano il Gino e l’Ambroeus, il Roby e il Maurizio, ognuno con il suo bravo articolo davanti al nome come si usa qui a Milano. Per me, il Marco era vivo e vegeto, non avevo nessun motivo di scrivere qualcosa a futura memoria. E, in fondo, preferisco continuare, almeno per un po’, a ricordare così lui e tutti gli altri.

    3. Zio Burp Says:

      Io i post sul bliardo me li ricordo.

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