Greetings from New York ’10 – Fettuccine
Risalgo da Battery Park, passo da Wall Street senza andare a guardare il buco delle Torri, giro Chinatown, poi mi chiedo com’è adesso Little Italy. La Bowery è tutta un ideogramma, stringo verso il centro cercando qualche bandiera o qualche cognome italiano. Nulla, o quasi. Fino a Mulberry Street, dove trovo gli striscioni “Welcome to Little Italy” per accorgermi che questa oggi non è che una teoria di ristoranti che offrono tutti gli stessi piatti agli stessi prezzi. Nient’altro, solo ristoranti, come se questo – il cibo – fosse l’unica cosa che la comunità italiana possa dare a questa città. Ovviamente non è così, lo so anch’io – ma mi prende una specie di tristezza che mi porta a sedermi al bancone del Mulberry Street Bar, che è l’unico locale che – anche se porta in vetrina le foto della nazionale di calcio – non fa dell’italianità una bandiera. Fuori tutti propongono le Fettuccine alla Alfredo, e diosolosa cosa sono. Qui la Peroni scompare fra Miller e Brooklyn Lager, e pare già una conquista.