Greetings from New York ’10 – Metropolitan Tower, 135 W 56th Street
Non so, forse ho bevuto troppo. Ma sono qui, 135 W 56th Street, a guardare questo grattacielo. Che va su, su, su. Leggero, nero, sottile. Una cosa che – penso – tutti dovrebbero vedere. Ma so anche che gli occhi di ciascuno sono diversi, e so che se tu, lettore, un giorno passerai qui non vedrai la stessa cosa – non vedrai il tramonto in fondo alla 56a, là dove c’è il fiume e il New Jersey, e se la vedrai sarà diversa, sarà una cosa tua e solo tua. Ma spero che tu possa provare lo stesso struggimento sereno, la stessa breve ma infinita e intensa gioia di essere vivo nel vedere tutto questo, nell’essere qui e ora, nel sentirti non al centro del mondo ma nel mondo, come se tutto il mondo fosse qui adesso in questi riflessi, in questo fumo che esce dai tombini, in questi alberi verdi che si vedono in lontananza, in questi taxi gialli che corrono, in questa gente che esce dagli uffici o che va a teatro, come se valesse la pena vivere per il solo fatto di essere qui, adesso, a guardare un palazzo alto duecento metri che entra nel blu del cielo, come se là in cima ci fossi tu e nulla di più potesse essere detto né pensato, né vissuto.