Nani, ballerine, vaccini
Il vero problema è che ci si abitua a tutto. E quando tutto è stato detto e ridetto, ascoltato e riascoltato, letto e riletto, D’Avanzo dopo D’Avanzo, a un certo punto ci si rende conto che per tanto tempo non si è fatto altro che inocularsi una modica quantità di veleno, giorno dopo giorno. Ci si è vaccinati, insomma: e quindi non si muore di quella malattia, ma nemmeno si reagisce più con la violenza che sarebbe necessaria, il corpo e la mente si sono assuefatti. Un po’ di malessere, un antipiretico, un antidolorifico e poi via, fino alla prossima volta.
October 29th, 2010 at 10:22
fino alla prossima bunga