< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • February 2013
    M T W T F S S
     123
    45678910
    11121314151617
    18192021222324
    25262728  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    21/02/2013

    Stories of the Bund – Mangiare deve costare poco

    Filed under: — JE6 @ 14:15

    Io a voi occidentali davvero non vi capisco, dice la ragazza. A noi piace uscire a mangiare – ed è vero: non c’è un locale che venda cibo, sia piccolo o grande, infimo o di lusso che sia vuoto; diciamo che i ristoratori non muoiono di fame -, ci piace farlo da soli, con gli amici o con la famiglia. Ma mangiare deve costare poco, come fate a essere così pazzi da spendere trecento renminbi per un paio di piatti e un bicchiere di vino. L’amica le spiega che esci a mangiare non necessariamente per sfamarti, ma per andare in un bel locale, per mangiare qualcosa di particolare o di particolarmente buono che a casa non potresti avere o non saresti capace di cucinare, per tutta una serie di motivi che non hanno a che fare direttamente con il cibo o la fame. La ragazza scuote la testa, lo so anch’io che non vai al ristorante per sopravvivenza, ma questo non vuol dire che vai a farti rapinare; e poi guarda come diventate, siete come quelli di qui, come quelli di Shanghai, tutti grassi, mica come noi del nord. L’amica si guarda, punta nel vivo, come tutte le italiane vorrebbe perdere qualche chilo anche senza considerarsi grassa, poi si guarda in giro, guarda le migliaia di persone che affollano questo tratto tra Xiqang e Jiujiang, ne cerca uno che secondo i suoi parametri sarebbe definibile grasso e non le riesce di trovarlo, vorrebbe scambiarsi con il novanta per cento delle donne che vede, mica si parla di belle o brutte, di alte o basse, si parla di peso, di circonferenza, di indice di massa corporea, e tutto quello che riesce a rispondere è have you ever been to Louisiana?

    Leave a Reply