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    01/11/2005

    Gruesse aus Salzburg – 6. Riposa in pace

    Filed under: — JE6 @ 16:48

    Uno dei luoghi più belli di Salisburgo è il cimitero di St. Peter. Un luogo straordinario, verde e fresco, dove le tombe di cittadini illustri (per dire, i direttori della birreria Stiegl, piuttosto che Herr Haydn) si mischiano con quelle di salisburghesi normali, e dove storia e modernità restano affiancate senza nessun problema, come dimostrano le date sulle lapidi.
    Ma forse la cosa più affascinante di questo luogo è la totale assenza di fotografie dei morti. Non so cosa può voler dire, ma un significato ce l’avrà pure.

    9 Responses to “Gruesse aus Salzburg – 6. Riposa in pace”

    1. EmmeBi Says:

      Sergio, va bene tutto – peraltro io non sono certo membro dell’accademia della Crusca – ma anche vedere scritto “piuttosto che”, questo no, eh!!

    2. Squonk Says:

      Incasso, e lascio a imperituro ricordo della mia ignoranza (sulla Settimana Enigmistica non insegnano la grammatica – mi pare evidente).

    3. Squonk Says:

      Ma davvero non si può scrivere “piuttosto che”?

    4. PlacidaSignora Says:

      Che i ricordi delle anime non hanno bisogno di volti.

    5. Dust Says:

      Niente di personale, Squonk, ma mi associo a EmmeBi e (outing) dichiaro il mio odio per “piuttosto che” usato come sinonimo di “e pure”, “come pure”, “o anche” e simili (tipicamente: in elencazioni). E’ un uso che – secondo la mia personale ricostruzione – si è imposto grazie a migliaia di riunioni di lavoro in Padania. Le prime volte mi sconcertava: “è un messaggio che può raggiungere le casalinghe piuttosto che i ricercatori piuttosto che gli imprenditori” – e io pensavo “cazzo, dovrà pur decidersi”.
      “Piuttosto che” sta per “invece di”, “anziché”: “piuttosto che bere acqua mi faccio trappista (in Belgio)”, “è meglio essere ricchi, belli e intelligenti piuttosto che poveri, brutti e scemi”

    6. Squonk Says:

      Placida: mi piace. Ma perchè da noi sì, e da loro no?
      Dust (e EmmeBi): si vede che non ho fatto il liceo?

    7. Dust Says:

      adesso non facciamo le vittime: l’uso errato di “piuttosto che” è pervasivo, interclassista, incorrelato al livello culturale della persona e sospetto – ma non ne ho le prove – interrazziale. In TV (non che questo faccia testo) per quel poco che la seguo è la norma. Mala tempora currunt, ecco cosa

    8. EmmeBi Says:

      >Le prime volte mi sconcertava: “è un messaggio che può raggiungere le casalinghe piuttosto che i ricercatori piuttosto che gli imprenditori” – e io pensavo “cazzo, dovrà pur decidersi”.
      Bellissima!!

      Squonk: manco io ho fatto il liceo.

    9. Squonk Says:

      Volevo dire che, molto spesso, parlo e scrivo “a orecchio”; così, essendo venuto su in Padania, dove ogni femminuccia è “la” Vale (Francy, Sara, Marta, and so on) e nelle riunioni di lavoro si dice “piuttosto che”, l’orecchio – e l’abitudine – mi tradisce. E’ sufficiente come giustificazione?

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