Greetings from San Franciso – 9. I’ve got a special package for you
Avete presente le limousine americane, quelle lunghe da Milano a Varese, che devono fare manovra per girare se l’incrocio è un po’ stretto? L’altra sera, dietro ai vetri oscurati di una Lincoln bianca, seduto su una poltrona larga quanto il divano di casa c’era anche il titolare, qui. Che faceva il brillante con le altre sei persone con le quali stava andando a cena, ma non riusciva a non guardare con la stessa espressione che ha una persona corta di fronte a un enorme giocattolo le luci alogene azzurre che percorrono l’intero perimetro interno della vettura, l’area bar illuminata a giorno con i calici e il frigorifero, i due televisori, e soprattutto uno dei due tettucci che riproduce, all’interno, una volta stellata. Per fortuna c’era Fred, l’autista, a riportare tutti con i piedi sulla terra, lui e la sua faccia da Sammy Davis Jr., lui e i suoi quarantotto dollari per dieci minuti di viaggio, lui e il suo package da centonovanta dollari per farti vedere il Golden Gate by night – there is a complimentary bottle of champagne for you guys – thank you Fred, bring us back to the hotel.