Non so se e quanto vi fidate dei sondaggi, delle rilevazioni che periodicamente questo o quell’osservatorio produce per dirci quanto stiamo male, quanto siamo incanagliti, disillusi e arrabbiati. Io non molto – sarà che sono incanaglito, disilluso e arrabbiato. Ma continuo a pensare alle persone che ho incontrato in Slovenia e alle storie che mi hanno raccontato: persone che gestiscono un’azienda molto grande, un business molto ricco, e che però vengono ad accogliere il loro fornitore italiano con un regalo in mano – it’s for you, ’cause we wish a nice cooperation in 2008, and thanks so much for being here. E i loro clienti, potrei riportare dieci aneddoti uno più incredibile dell’altro, tutti intrisi di una ingenua umanità che resiste in un paese la cui crescita economica è seconda solo a quella cinese; insomma, penso ai sondaggi di Diamanti o di Mannheimer e penso a questa gente, e mi chiedo – senza riuscire a rispondermi, peraltro – quando, come e perchè siamo diventati quello che siamo diventati noi italiani, anche i migliori tra noi.