That’s what friends are for
Gli amici sono quelle persone per cui vai a infilarti in una libreria dove ci sono uno scrittore, cento persone e mille gradi Celsius, patendo il caldo e la fame fino ad un orario che anche i madrileni riterrebbero disdicevole per cenare (e quindi, figuriamoci i milanesi; i romani, però, loro no: quando si dice la superiorità della razza).
[Peraltro, Zadie Smith è una brava scrittrice di discreta avvenenza e con una voce splendida, che al titolare qui ricorda una sua recente conoscenza: il fatto è che la protagonista non era lei, ma tanto si era lì per gli amici, no?)
June 5th, 2008 at 15:44
Aspetti: la dimostrazione di amicizia non è stata la nostra, per esserci sobbarcati i sacrifici di cui sopra solo per onorar degnamente l’Ospite, ma viceversa la sua?
Certo che voi a Milano siete ben strani. Su Sexy Zadie si concorda, però.
June 5th, 2008 at 23:05
ma la faccia finita, che alle undici e un quarto ronfava già nel suo fresco lettino
June 5th, 2008 at 23:16
con la pajata in panza, oltretutto.
June 5th, 2008 at 23:38
Mi spingerò a dire che Zadie è stata splendida, ma il rigatone co’ ‘a pajata deppiù.
Evviva. Anzi, daje.
June 6th, 2008 at 10:36
Pero ti si mangiato la pajata, ti staie pure a lamentà? Si stranu forte.
June 6th, 2008 at 12:47
No, dico: avete proprio la coda di paglia, eh?
June 6th, 2008 at 12:56
Casomai la coda di pajata.
June 6th, 2008 at 13:23
La coda di pagliata, direi.
(o alla vaccinara, se preferisce; sulla carta trova pure quella)