Le vite degli altri
Qualche mese fa, a mo’ di regalo natalizio, due amici mi hanno aperto a tradimento un account su Twitter. Ammetto che il giochino, a differenza di Facebook, mi è risultato simpatico: e infatti, ci gioco. Però questa mattina ho realizzato che sapere delle vite degli altri – a seconda del tipo di rapporto che si ha con questi “altri” e del modo in cui gli “altri” raccontano di sè – può anche essere spiacevole perchè ti trovi a leggere cose che magari in quel preciso momento preferiresti non sapere. Se non fossi pigro come sono, avrei già chiuso quell’account. Ma chissà, oggi non fa caldo e hai visto mai che trovo le energie.
July 14th, 2008 at 11:03
ma poi si apre un feisbuk?
July 14th, 2008 at 11:48
Guardi, quello l’ho aperto ma lo sto facendo morire di inedia.
July 14th, 2008 at 11:53
ma lei è sempre che si lamenta!
July 14th, 2008 at 12:12
Guardi che se continua così rischia di essere preso nei Sigur Ros.
July 14th, 2008 at 12:27
LaFlauta: la adoro quando mi fa l’illetterata, sa (per il resto, cambiamo discorso, please).
Dottor Brodo: sono il loro road manager, gli procuro delle groupie malinconiche e li sto a guardare mentre limonano sotto la pioggia.
July 14th, 2008 at 13:00
bravo, abbandona immantinente questi oggetti del dimonio. io ho testè deciso di infliggere il colpo di grazia al mio profilo su facebook.
July 14th, 2008 at 15:12
Mi candido come groupie malinconica.
Per il resto, sono illetterata dentro, io. Lo sappi.
July 15th, 2008 at 22:31
a me twitter ricorda quello che purtava i scarp del tenis (e ‘l parlava de per lü, of course)