Il non italiano
Ieri sera ascoltavo Beppino Englaro a Che tempo che fa, e pensavo che la sua battaglia ostinata e dignitosa va avanti da così tanto tempo perché è tanto poco italiana, perché si basa sul diritto e sulla logica piuttosto che sui sentimenti. Englaro prova a discutere con i cervelli, mentre in questo paese si prova sempre a strizzare le budella: non piange, non si strappa le vesti, non gioca con l’emotività. Se anche avesse torto nel merito (e no, non credo che abbia torto), gli darei ragione solo per questo.
January 12th, 2009 at 10:16
Sono di Lecco anche io. Posso dire che l’elemento geografico, pur essendoci chiaramente anche, che so, napoletani, seri, schietti, dritti come un fuso, razionali, duri, freddi, logici, ostinati, dignitosi etc. ha un suo peso?
January 12th, 2009 at 21:22
No Massimo, non puoi. Perchè quello che hai detto è, secondo il mio modestissimo e stupido parere, un grandissimo luogo comune del menga.
January 13th, 2009 at 18:32
ma il genere, anche teatrale e cinematografico, della “sceneggiata lecchese” io non l’ho mai sentito…
January 14th, 2009 at 14:15
Sì sì come no