Come hai detto che ti chiami?
Il mio amico BiGheorg cesella un post seminando riflessioni sui nomi dei blog: eteronimi, nomi collettivi, infami, e così via.
Ammetto di non essere all’altezza della elucubrazioni di BG (lo scrivo senza nessuna ironia): dalla mia tastiera non potranno mai venire fuori costruzioni stilistiche come “gioco e danza del sè ed intreccio con l’altro” oppure “coagulazioni, dismissione di sè ed aderenza a uno spettro”.
Ma il tema mi interessa: i nomi sono importanti, come ben sa chiunque si sia trovato ad attendere un figlio e quindi a sceglierne il nome. E c’è persino gente pagata per inventarsi nomi: signori che studiano il substrato psicologico dei prodotti e dei loro potenziali acquirenti, e se ne vengono fuori con liste da quattro passi nel delirio (se conoscessi quello che mi costringe ad arrotarmi lingua e palato per pronunciare Xsara…).
Va bene, la smetto di divagare.
Voglio fare un sondaggio: datemi il nome del blog, il suo significato ed il motivo della sua scelta. Non vergognatevi di nulla, perchè non c’è nulla di cui vergognarsi. Ma io voglio sapere e far sapere perchè Luca decide di chiamarsi Uiallallà , perchè Alessia si battezza Personalità Confusa, perchè Klamm è Klamm e Cesare è 4Banalitaten. Oddio, magari a voi è evidente. A me, non sempre.
Come fare per partecipare al sondaggio? Boh. Io sono un nerd tecnologico, quindi:
1. Per il momento, scrivetemi
2. Se qualcuno ha tempo e voglia di mettere in piedi un form che alimenti un microdatabase, prego si accomodi
P.S. Sappiate che non metterò nessun disclaimer legato alla legge sulla privacy. Fate vobis.