< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • In and out
  • Per poter riderci sopra, per continuare a sperare
  • Sfumando
  • Srebrenica, 11 luglio
  • Gabo, e mio papà
  • “Vero?”
  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • March 2004
    M T W T F S S
    1234567
    891011121314
    15161718192021
    22232425262728
    293031  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    17/03/2004

    Slainte

    Filed under: — JE6 @ 22:17

    La giornata si chiude in gloria; da oggi sono membro del Classic Malts Club, con tanto di spilla da mettere all’occhiello della giacca.
    Adesso, vado a farmi un bicchierino di Talisker, alla salute di chi so io.
    Classic Malts Club

    La faccia oscura dell’acronimo

    Filed under: — JE6 @ 18:17

    Chi, per scelta o avventura, frequenta questo blog di periferia, sa dell’idiosincrasia che il suo gestore ha nei confronti degli emoticons, le famose/famigerate “faccine” che dovrebbero esprimere sensazioni unendo laocoonticamente i segni di interpunzione.
    Leggo, con piacere seppure di fretta, di blogger che lanciano una meritoria campagna contro alcuni acronimi che infestano la blogpalla. Mi associo incondizionatamente – e mi si perdoni il secondo inutile avverbio di modo.
    Insomma, se c’è una cosa bella del blog è la possibilità di scoprire gente che scrive bene. Che usa ed ama usare le parole per quello che sono, contenitori di significato e di emozioni, che è anche capace di torcerle per estrarre significati ed emozioni nuovi e diversi.
    Intendiamoci, il sottoscritto non è esente da colpe (ergo, predica bene e razzola male), ed avreste dovuto leggerlo quando lavorava in una multinazionale americana: un profluvio di asap, btw, fyi. Ma c’è un tempo per peccare, ed uno per redimersi. E poi, cazzo, comunicavo con gente che buttava gli occhi sul Pacifico, mica con gli eredi di Dante Alighieri o Michele Serra (è il primo nome che mi è venuto in mente, cambiatelo a piacere). Per scrivere bene, davvero, non c’è bisogno di acronimi; specie se si abbisogna di una legenda per interpretarli.
    Manteblog, Luciano Giustini e – purtroppo – Falso Idillio