La piazza
Se ormai non conoscessi bene il soggetto, e la sua sovrannaturale capacità di dire tutto ed il contrario di tutto (convincendo ogni volta milioni di persone) in un periodo di tempo compreso tra i dieci minuti e la settimana, credo che proverei un certo smarrimento nel leggere che il nostro Presidente del Consiglio sostiene che “non ci si può piegare alle azioni di piazza“.
Non che il concetto sia sbagliato, sia chiaro. Anzi.
In fondo, il suo ruolo comporta onori ed oneri, e tra questi quello del dover prendere decisioni anche a dispetto della cosiddetta pubblica opinione, se ritenute giuste e necessarie.
Se si comportasse sempre così, il PdC godrebbe – per quel poco che conta – del mio rispetto. Ma raramente si è visto un uomo politico così prono ai sondaggi, così attento a fare esattamente quello che vuole la piazza, se ciò non contrasta con i suoi personali e non trascurabili interessi. E allora, ecco, leggo; e poi penso che ne ha detta un’altra delle sue. Fosse il bauscia di un bar brianzolo, poco male; ma è il Presidente del Consiglio (PdC), e allora le cose cambiano un po’.