Farmacia notturna
Quanti ne ha visti, la farmacista.
A quanti ha dato l’ultima confezione di Muscoril insieme all’ultima siringa, a quanti ha detto “questa mi sembra la fotocopia di una ricetta, non l’originale”, quante volte si è sentita colpevole ed impotente.
Un tempo – era giovane ed alle prime armi – sentiva la paura salirle nello stomaco e riempirle la bocca di un sapore agro e schifoso, quando entravano quei ragazzi nei loro piumini sporchi.
Poi, per un po’, si trovò a provare compassione, la pena di una sorella, o di un’amica, di fronte ai cocci delle vite che le si presentavano davanti.
Adesso – è passato tanto, forse troppo tempo – non sente più nulla. Richiama con voce atona il ragazzo farfugliante che esce dimenticandosi di prendere il resto; venticinque centesimi che gli serviranno per un altro laccio, se ne avrà l’occasione. Poi, la farmacista gira la testa, e passa al prossimo cliente.
March 31st, 2004 at 09:42
mangiato troppo, iersera? finito l’alka seltzer?
March 31st, 2004 at 09:48
Anche la farmacista si fa, è ovvio
March 31st, 2004 at 10:12
Caro Confuso, l’alka seltzer non manca mai da queste parti. Purtroppo.
April 1st, 2004 at 12:07
Milano, viale Premuda, una primavera imprecisata di qualche anno fa. Un giovane uomo in gessato blu, scarpe nere e e camicia cucita a mano scende dalla sua Mercedes SLK. Entra in farmacia, chiede una siringa e un’acqua distillata. Clic.