Lo voglio!
E’ facile, in fondo, farsi due risate alle spalle di chi ha dato soldi alle mille vannemarchi che affollano le nostre televisioni [1], e considerarli degli imbecilli qualunque cosa abbiano comprato, fossero anelli in oro 48 carati, set di cinquecento pentole con un lettore dvd e una bicicletta in omaggio, vibromassaggiatori o stelle del firmamento.
E’ facile, sì.
Eppure, dico, sedetevi con il telecomando in mano, e lasciatevi andare. Fate parte di quel 60% di italiani sovrappeso, no? E allora, dopo dieci minuti, anche se cercate di opporre ogni possibile tipo di resistenza mentale, lo so benissimo che avete voglia di comprare quegli aggeggi che vibrano tutti e vi fanno passare la cellulite o le maniglie dell’amore. Ne avete una voglia terribile, e solo la vergogna vi impedisce di telefonare e gridare “Lo voglio, subito, a qualunque costo!” [2].
Lasciatevi andare, vostro marito vi impone la montagna mentre voi vorreste andare al mare, e adesso siete tornate in ufficio ed avete il solito colorito pallido e macilento delle abitanti metropolitane in pieno febbraio, mentre le vostre colleghe sfoggiano abbronzature persino imbarazzanti. Lo so benissimo che volete comprare le lampade solari da tenere in casa, per poter mettere la gonna corta e bianca anche a ottobre e godere per come i vostri vicini di scrivania buttano l’occhio sulla coscia lunga e tornita (e nel frattempo emendata dalla cellulite).
Lasciatevi andare, non avete mai vinto un premio nella vostra vita, neanche alla tombola parrocchiale. Lo so benissimo che volete comprare il terno secco sulla ruota di Napoli, e con quello sfrattare il PresDelCons dalla sua umile dimora in Costa Smeralda.
Lasciatevi andare, via. Giuro, io non riderò di voi.
[1] Rileggo la frase, e mi rendo conto di aver scritto come se le vannemarchi fossero proprio lì, in carne ed ossa, a due metri da me. E forse è proprio così, uno di questi giorni Chef Tony mi chiederà un Martini.
[2] La sfericità assunta dalla mia corporatura durante le vacanze ha portato mia moglie ad ultimatum mai imposti o subiti durante nove anni di vita matrimoniale. Sono undici giorni che non tocco un goccio di birra, li conto neanche fossi un ospite di San Patrignano.
September 2nd, 2004 at 13:48
Lei è pronto per lo scioglipancia, dica la verità.
September 2nd, 2004 at 14:09
Fatico a vedermi i piedi quando faccio la doccia. Porto il 43 abbondante, per la precisione. Devo fare qualcosa, sì.
September 2nd, 2004 at 15:52
io voglio il sofabed e i miracleblade dello chef tony!! imperdibili, mai più senza
http://www.miracleblade.com/
http://www.asseenontv.com/prod-pages/air-o-space_5-in-1_sofa_bed.html
September 2nd, 2004 at 17:14
Oh goppai, ma in montagna non si dovrebbero fare lunghe passeggiate salutari che aiutino a buttar giù la panzetta?
September 2nd, 2004 at 21:32
Vuole completare la sua evoluzione passando da Mahatma a Buddha? (a parte le amenità, non posso che ammirare la sua tenacia nel resistere 11 giorni senza birra. al suo posto, avrei chiesto l’intervento della Croce Rossa dopo tre ore.)
September 3rd, 2004 at 07:55
Un post degno di nota (anzi, note, visto che sono due)!
Ma per la pancia non sarebbe meglio un po’ di movimento, Sir?
Potrebbe comprare uno di quegli aggeggi che, da soli, consentono di mettere in movimento tutti i muscoli che non sapeva di avere… (confesso, a volte la tentazione viene anche a me, ma finora resisto, ed anche senza rimorsi)
September 3rd, 2004 at 08:57
Ricordo male o eri contento di aver staccato da Milano per villeggiare tra Cadore e Carnia? Consolati: in tre anni che dal Gran Milan mi sono trasferito proprio da queste parti ho messo su quasi 10 chili… Saranno anche il “latteria” in tutte le stagionature, il frico, il ciàlsons, il vino e la birra, ma credo soprattutto l’assenza di stress… Anche se dopo un paio di settimane in media a Milano ci “devo” tornare, per scappare di nuovo e confermarmi nella saggezza della scelta…
September 3rd, 2004 at 14:59
A parte il fatto che la sfericità è una condizione mentale e non fisica -peraltro bellissima- come ho già avuto modo di dire preferirò sempre qualcuno birroso e contento a un triste sguardo deprivato con tre millimetri in meno sul giro vita.
September 3rd, 2004 at 17:39
chef tony è il mio idolo.
September 3rd, 2004 at 21:11
Ohmiodio, la privazione della birra!
Sono inorridito dalla ferocia della coniuge.
Dopo questo può arrivare solo una cosa…
La Zona!
Brrrrrrrrrrrrr!
September 4th, 2004 at 09:45
Sir, se posso permettermi un consiglio, limiti la rinuncia ai superalcolici e si iscriva in piscina. Niente meglio di un’ora di nuoto la mattina presto, almeno tre volte a settimana, per far scomparire l’inestetico “salvagente”.
September 4th, 2004 at 19:13
Bardo, due volte nel tardo pomeriggio posson bastare? Mi iscrivo lunedì.
September 7th, 2004 at 17:25
Io sono tondo e bello come il sole…grazie! 🙂
P.S: il mio blog si espande e si contrae come l’universo ma non è ancora linkato al tuo. Come mai? See you, pal.