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    03/09/2004

    Dis(Pet) Sounds

    Filed under: — JE6 @ 08:46

    Con buona pace dei suoi molti estimatori, Pet Sounds è uno dei dischi più brutti e noiosi che io abbia mai sentito. Una bella gara con i Beatles, per intenderci.

    12 Responses to “Dis(Pet) Sounds”

    1. mucho maas Says:

      mmmhhh sto cercando di capire se sei serio

    2. Squonk Says:

      Mai stato più serio. Sulla lunghezza di un album, i Beach Boys sono insopportabili; i baronetti sono i quattro individui più sopravvalutati del secolo scorso, a meno che non basti “Hey Jude” a guadagnarsi il paradiso (il che, comunque, non giustificherebbe lo sfracellamento di zebedei imposto dai loro cantori).

    3. Ivan Says:

      Ma io ti adoro!!! E’ quello che sostengo da una vita e mi fanno passare per il solito rockettaro intollerante!!! Musicalmente meno di zero, i Beatles sono stati l’evoluzione del brit pop di Petula Clark, Engelbert Humperdink e Cliff Richard, se te li ricordi. Rivestiti come dei manichini dell’Onestà, e pettinati come barboncini usciti dalla toelettatura, a differenza di quelli, che avevano un certo pubblico solo in Germania (e se è per questo guarda caso anche i primi Beatles), sono riusciti a diventare un articolo d’esportazione mondiale. Con tanto di falsetti, coretti e violini. Tom Jones, ai tempi, era rock puro in confronto! Sono stati per i ’60 l’equivalente di Madonna negli ’80 o Britney Spears adesso! Dal vivo non sono mai esistiti e si sono tolti di mezzo per un minimo di decenza già nel ’67 se non prima. Almeno i Beach Boys ogni tanto sfornavano qualcosa di divertente, e pur essendo piuttosto debolucci e easy, con gli strumenti ci sapevano fare e rispetto ai Beatles erano perfino innovativi… Paragonata a “Hey Jude”, “Good Vibrations” è un capolavoro!
      Ivan

    4. Mark Says:

      Ah, ma come siete spregiudicati controcorrente iconoclasti alternativi. Yawn. Zzzzz.

    5. Zapotek Says:

      L’anonimo benefattore di Gmail ero io, caro Squonk… 🙂

    6. Squeeze_and Says:

      e il doppio bianco lo metti al livello di Please Please Me?

    7. Squonk Says:

      Zapotek, so benissimo chi mi ha fatto il regalo. Ti è arrivato il messaggio di ringraziamento?
      Mark. come sei coperto e allineato, caro il mio bigotto musicale. Yawn.
      Squeeze: mi sciacquano entrambi. Ma insomma, ognuno ha i suoi gusti (e quali sono i miei, beh, basta leggere il nome del blog, no?).

    8. Mark Says:

      Verrò qui ogni tanto a trovarti, così prendo lezioni di rutilante anticonformismo. Zzzzzz.

    9. Mark Says:

      Ah, ovviamente quest’ultima frase va corredata con un faccino sorridente, tipo questo. 🙂 Sai, noi bigotti musicali siamo spesso autoironici. Ronf.

    10. Squonk Says:

      Voi bigotti musicali ronfate a causa della musica che ascoltate. Utile in caso di insonnia, in effetti. Noi rutilanti, invece, abbiamo il problema opposto, quello di riuscire ad addormentarci: siamo troppo eccitati, ecco.

    11. spiritum Says:

      Cielo: una diatriba!
      Io tifo per Squonk, perché é mio amico, ecco. Peccato non sapere di cosa si parli, purtroppo.
      Fa fico dire di essere amico di un rutilante anticonformista? Immagino che così ci si distingua dall’uomo comune…
      Niente faccine, siamo inglesi.

    12. Says:

      Bravò! Sono con lei: pet sounds è l’album più sopravvalutato della storia. Però guardi che sui beatles lei si sbaglia. Ad esempio: a lei, fanatico del progressive, la suite di abbey road (side b) piacerebbe, e non poco, se la ascoltasse per benino. Cominci da lì.

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