Sonni tranquilli
D’accordo, d’accordo, certe cose bisogna conoscerle per capire lo spirito dei tempi. Cercherò di porre rimedio in qualche altro modo. Nel frattempo, e lo dico senza snobismo alcuno, affermo che il sottoscritto, non avendo visto un solo minuto di Sex and the City, si può tranquillamente permettere di perdersi Desperate Housewives e continuare a dormire tranquillo.
Chi conosce il titolare, sa che quello del sonno è un argomento doloroso; post e titolo sono un artificio retorico, quindi.
September 13th, 2005 at 10:31
Se lo spirito dei tempi è casalingo e disperato faccio volentieri a meno di conoscerlo, mi creda.
September 13th, 2005 at 10:47
Goppai, lei ha l’occhio lungo. Vedasi mio (breve) post sull’argomento: DH è SATC trasferito in periferia riccastra.
September 13th, 2005 at 11:27
Stranamente mi trovo d’accordo con lei. Di DH si poteva tranquillamente fare a meno (io facevo un po’ a meno anche di S&TC a dire la verità, ma questo mi sembra il seguito poco riuscito). Pare però che si evolva nelle prossime puntate, le farò sapere. Il lunedì sera non ho mai niente da fare.
September 13th, 2005 at 12:47
Vedi che ‘gnuno è diverso. Pur non amando molto i telefilm, a me DW è piaciucchiato (l’altro mi annoiava immensamente) perché un paio di volte a puntata (più verso la fine della serie) trova la battuta cattiva (ovvio che i Simpson sono meglio).
September 13th, 2005 at 13:28
Io sono rimasto a Carosello, di più non so
September 13th, 2005 at 13:47
Sir, non ci siamo. Cioe’, lei puo’ liberamente fare a meno di quel che le pare, ovviamente, ma è il ragionamento che proprio non fila, provo a fare un esempio:
“Non avendo mai assaggiato un prociutto in vita mia posso tranquillamente continuare a non andare in bicicletta”
Le è piu’ chiaro ora?
(versione facilitata: sono in quattro, hanno le tette. fine delle analogie)
September 13th, 2005 at 14:32
Stando ad un paio di commenti qui sopra riportati, non si direbbe che non vi sono analogie tra l’uno e l’altro – ergo, il mio ragionamento sta in piedi. Cicca cicca.
September 13th, 2005 at 16:20
Luthor: “(versione facilitata: sono in quattro, hanno le tette. fine delle analogie)”
Davvero?
1) sono altoborghesi;
2) nonostante 1) sono profondamente infelici;
3) la voce fuori campo (vero, una delle v.f.c. si è sparata, e l’altra v.f.c. dovrebbe farlo, per i telespettatori);
4) l’unico loro pensiero “altro” è come farsene un altro;
5) sono mortalmente pallose
6) il linguaggio filmico è identico, stesso tipo di recitazione, luci, “campi”, scenografie, primissimi piani
7) il mondo circostante è assente, una bolla di società isolata, in una specie di Truman Show un po’ cattivo
Tutto ciò non impedisce che possano indurre dipendenza, anche nel sottoscritto. Le saprò dire. SATC mi provoca repulsione, mentre alcuni serial mi hanno dato assuefazione nonostante i personaggi odiosi dal primo all’ultimo.
September 13th, 2005 at 16:25
Come sonnifero funzionano! Copiascolla.
September 13th, 2005 at 20:25
Mi sta bene, così imparo, è colpa mia, adesso mi tocca:
1) Falso, Gabirelle è altoborghese, forse Bree, di sicuro non Susan, e nemmeno Lynette (e poi, non farò spoiler, ma occhio alla penna)
3) La bibbia di john houston ha la voce fuori campo, Magnum P.I. ha la voce fuori campo
4) Falso (ancora, gabrielle scopa il giardiniere, fine. Susan e l’idraulico? la cosa meno SATC che si possa immaginare)
5) de gustibus, legittimo, ma non credo proprio che sia la stessa pallosità
6) Hai descritto l’80% della fiction americana che passa in tv
7) vedi 6 (anzi, qui direi che siamo al 95%)
September 14th, 2005 at 17:47
Hanno scelto la strada più facile, quella di descrivere stereotipi e caricature anziché persone reali o realistiche, per cui non raggiungeranno mai un coinvolgimento emotivo paragonabile a cose come Friends.
Però la media situazioni divertenti/ore di trasmissione è sufficente a metterlo nella categoria del “guardabile, in mancanza di meglio”.