Tutti a casa
L’hanno già segnalato in tanti, perchè nel nostro piccolo mondo fatto di post quasi quotidiani X$ è quel che si dice una personalità (e il gioco di parole è voluto): i tagliatori di teste hanno fatto qualche altra vittima, e la pink slip è stata recapitata anche nelle mani del nostro amico. Qui si rilancia la notizia, e si aggiunge un piccolo ricordo personale.
Quattro anni fa, proprio di questi giorni, poco prima della presentazione dei conti annuali agli analisti di Wall Street, il sottoscritto e un paio di centinaia di suoi colleghi in tutta Europa furono invitati a presentarsi in quattro uffici di quelli che si affittano per un giorno; ci ritrovammo, smarriti anzicheno, a sederci intorno a un tavolo, fissando un televisore sul quale stava montata una webcam. Di lì a poco, il faccione di Mister President, un tranquillo trentacinquenne americano con il quale pochi mesi prima ci eravamo trovati a bere birra in un albergo di Marbella, ci salutò, introducendo una serie di slide che spiegavano la più classica delle ristrutturazioni di un’azienda che faceva una montagna di soldi e dalla quale ci si attendeva che facesse diventare la montagna ancora più alta. Su quelle slide non c’erano i nostri nomi, bensì le nostre funzioni: ma il destino era chiaro. Essere licenziati in videoconferenza è una cosa strana, perchè si fa davvero fatica a credere che quello che sta accadendo è vero, che non è un gioco, una simpatica e innocua cazzata come tutto ciò che esce dal televisore. Ricordo che, al termine dello spettacolo, uscii a prendere una boccata d’aria, e telefonai a mia moglie – all’epoca a casa in maternità – e le dissi “beh, mi hanno licenziato”, con il tono con cui uno può annunciare di aver comprato quattro francesini invece di tre michette.
Non so bene perchè sto raccontando questa piccola storia personale, dalla quale non ho nessuna morale da trarre se non che “le cose vanno così”; forse lo sto facendo perchè sono cascato in piedi, ed è ciò che mi auguro capiti a Lorenzo e ai suoi colleghi.
Personalità Confusa