Greetings from London ’07 – 3. Lucertole
Da due giorni non si vede una nuvola. Un cielo azzurro come lo puoi trovare sulle Dolomiti. Il sole caldo, che non scotta grazie al venticello costante. Nessuno sopporta l’idea di restare tutto il giorno dentro il padiglione della fiera: così, si va a mangiare nei pub di Old Brompton Road, vicino al cimitero, o di Earls Court Road, prima della stazione della metro. E ci si siede sui gradini dell’ingresso del padiglione delle conferenze, ci si ferma a fumare una sigaretta e poi un’altra e un’altra ancora guardando le vecchie costruzioni in mattoni. Sembriamo reclusi durante l’ora d’aria, lucertole in primavera: gli inglesi perchè giornate così, nonostante il global warming, non ne vedono tante, noi continentali perchè quando ti ricapita di vedere Londra in queste condizioni. Questa sera nessuno ha voglia di cene di lavoro, di party aziendali, di Champions League: tutti di corsa in albergo a cambiarci, e magari anche no, e poi via a Hyde Park in mezzo ai pollini e ai giocatori di cricket e ai ciclisti invasati – il prossimo che sento parlare di Parigi-la-più-bella-città-del-mondo lo soffoco con una copia del Sun.
May 3rd, 2007 at 11:34
dear sir, mi ricomplimento, questa volta per il suo schierarsi nella disputa Parigi/Londra.
Poi, anche, un consiglio da turista curiosa — se permette — visto che lei ama lo strolling. Mercati. Specie quelli un po’ più periferici, non ancora riqualificati. Ma perfino Southbank. Magari con concerto free al lunch.
May 3rd, 2007 at 12:59
d’accordo su tutta la linea. Londra è più solare di Parigi. Metaforicamente.