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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    02/05/2007

    Greetings from London ’07 – 7. This town

    Filed under: — JE6 @ 22:35

    Paracula quanto basta, la più bella insegna vista negli ultimi mesi è quella di un negozio di materiale artistico (colori, cavalletti, cose così) in Charing Cross Road: Let’s fill this town with artists.
    Neuroticmissy

    Greetings from London ’07 – 6. Musica, maestro

    Filed under: — JE6 @ 22:28

    Mi fermo a guardare le due porte di questo palazzo, separate tra loro da non più di quattro o cinque metri. Entrambe le targhe portano le insegne della London Heritage – e tu pensa gli accostamenti che fa la vita.
    23, Brook Street: qui visse Jimi Hendrix, tra il 1968 e il 1969.
    25, Brook Street: qui visse Georg Frideric Handel, tra il 1723 e il 1759.

    Greetings from London ’07 – 5. Oxford Street, 6:45 pm

    Filed under: — JE6 @ 22:21

    Ubriachi barcollanti
    Veli neri
    Bus rossi
    Taxi rosa
    Abiti da sera sottobraccio a papillon impomatati
    Bancarelle di fiori
    Evening Standard, 50 pences
    Arance
    Giamaicane dalle tette enormi
    Souvenir
    Mid season price reduction
    Telefoni
    Poliziotti
    World’s busiest street

    Greetings from London ’07 – 4. Palla lunga e pedalare

    Filed under: — JE6 @ 22:04

    Dicono che i calciatori inglesi non sono tecnicamente più scarsi degli italiani o degli spagnoli: è che si allenano con il freddo, il vento e la pioggia, e allora devono correre e correre e correre – per tenersi vivi, più che altro, e non importa se al posto dei piedi hanno delle forchette da barbecue: tutte le strade portano a Roma, e tutti i palloni arrivano in porta: prima o poi.
    In quest’area di Hyde Park, verso lo Speaker’s Corner (quante volte mi è capitato di passare qui? E mai una volta che mi sia capitato di vedere qualcuno tenere concione: ormai credo che sia una leggenda metropolitana) ci sono centinaia di ragazzi che giocano a pallone. Letteralmente: centinaia. Certo, lo spazio non manca. Quattro borse per fare i pali delle porte, sei o sette da una parte e sei o sette dall’altra, e via a correre dietro al pallone. Non piove, ma tira vento e fa quasi fresco: così, palla lunga e pedalare, tiri da dietro la metà campo, campanili sbilenchi, cross a banana – tutto il campionario che si può immaginare. Ma sembra che si divertano tutti: e tanto basta.

    Greetings from London ’07 – 3. Lucertole

    Filed under: — JE6 @ 17:34

    Da due giorni non si vede una nuvola. Un cielo azzurro come lo puoi trovare sulle Dolomiti. Il sole caldo, che non scotta grazie al venticello costante. Nessuno sopporta l’idea di restare tutto il giorno dentro il padiglione della fiera: così, si va a mangiare nei pub di Old Brompton Road, vicino al cimitero, o di Earls Court Road, prima della stazione della metro. E ci si siede sui gradini dell’ingresso del padiglione delle conferenze, ci si ferma a fumare una sigaretta e poi un’altra e un’altra ancora guardando le vecchie costruzioni in mattoni. Sembriamo reclusi durante l’ora d’aria, lucertole in primavera: gli inglesi perchè giornate così, nonostante il global warming, non ne vedono tante, noi continentali perchè quando ti ricapita di vedere Londra in queste condizioni. Questa sera nessuno ha voglia di cene di lavoro, di party aziendali, di Champions League: tutti di corsa in albergo a cambiarci, e magari anche no, e poi via a Hyde Park in mezzo ai pollini e ai giocatori di cricket e ai ciclisti invasati – il prossimo che sento parlare di Parigi-la-più-bella-città-del-mondo lo soffoco con una copia del Sun.